La cicoria è in grado di apportare tanti benefici all’intero organismo, ma ci sono alcune condizioni in cui ne è sconsigliata l’assunzione.

Che sia fresca o solubile, la cicoria è considerata un vero e proprio super food. E’ un alimento che contiene poche calorie – 23 ogni 100 grammi – ed è altamente saziante. Vediamo quali sono i benefici che apporta all’organismo e le controindicazioni da tenere bene a mente.

Cicoria: i benefici della pianta

Appartenente alla famiglia delle Asteracee, la cicoria è una pianta erbacea spontanea. Ce ne sono tante varietà, ma quelle più diffuse sono la selvatica e la catalogna. Ricca di vitamine (K, B1, E e C), minerali (calcio, potassio, fosforo, sodio e magnesio), antiossidanti e sostanze antinfiammatorie, è composta prevalentemente da acqua. Con proprietà depurativa, digestiva, antinfiammatoria, antiossidante e antitumorale, favorisce il buon funzionamento e la regolarità dell’intestino. Pertanto, è una grande alleata per combattere la stitichezza e i radicali liberi e aiuta a tenere sotto controllo la glicemia e il colesterolo. Non solo, la cicoria è ricca di fibre, motivo per cui il suo consumo riesce a garantire una sensazione di sazietà e a contrastare lo stimolo della fame.

Come se non bastasse, è in grado di proteggere il fegato, promuovere la depurazione dei reni e mantenere in salute la bocca. Questa ultima funzione è data dall’acido cicorico, ovvero il responsabile del suo sapore amarognolo, considerato un vero e proprio antibatterico naturale. Che sia catalogna o cicoria selvatica, le sue proprietà la rendono un alimento prezioso, che va assolutamente inserito nelle diete.

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Cicoria: controindicazioni da tenere a mente

Senza ombra di dubbio, la cicoria fa bene. Eppure, ci sono alcune controindicazioni da tenere bene a mente. Che si scelga di utilizzarla per preparare ottimi piatti (dagli antipasti ai contorni) oppure in forma solubile/tostata (al posto del classico caffè), potrebbe creare alcuni problemi a quanti soffrono di problemi intestinali, come flatulenza, gonfiore, gastrite e ulcere. Pertanto, prima di inserirla nella dieta è consigliato chiedere il parere del medico. Inoltre, anche le donne in gravidanza dovrebbero tenersene alla larga.

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ultimo aggiornamento: 09-01-2023


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