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Si possono consumare le uova in gravidanza? Sì, ma è bene imparare a memoria alcune raccomandazioni fondamentali.
Le uova in gravidanza si possono consumare perché apportano un gran numero di nutrienti all’organismo. Eppure, per evitare rischi, è consigliato avere alcune accortezze, sia per la scelta del prodotto che per le modalità di cottura.
Uova in gravidanza: concesse o vietate?
Tra i tanti dubbi alimentari che accompagnano le donne in gravidanza, specialmente se si tratta del primo figlio, c’è quello sulle uova: sono concesse o vietate? Assolutamente sì, si possono mangiare ma è necessario avere alcune accortezze. Sono consentite perché sono tanti i benefici che apportano all’organismo tramite i suoi nutrienti: calcio, ferro, fosforo, zinco, proteine, carboidrati, grassi, vitamine A, B1, E, D e K2. Nonostante tutto, così come accade quando non si è in dolce attesa, è bene non superare mai il numero di quattro uova a settimana.
Se possibile, scegliete un prodotto fresco, magari a km zero e da galline allevate a terra. Quando non è possibile acquistarle dal contadino, assicuratevi che non provengano da allevamenti in gabbia e controllate la data di scadenza. Avete un dubbio? Agitate l’uovo: se sentite un movimento al suo interno significa che non è fresco.
In alternativa, mettetelo in un bicchiere di acqua con sale. Se galleggia è vecchio. In ogni modo, vi basterà aprirlo e guardarlo per capire se si può ancora mangiare o è da buttare. Quando è andato a male emana un odore sgradevole che dà il voltastomaco.
Passando alla cottura, le uova sode in gravidanza sono ottime, così come lo sono fritte o in camicia. Ovviamente, se volete mantenervi leggere è preferibile cuocerle alla coque e in camicia. Una raccomandazione, però, è d’obbligo: optate per queste cotture soltanto quando siete certe che l’uovo sia fresco e di provenienza garantita. Se non avete queste certezze, optate per le uova sode.
Uova crude in gravidanza: meglio evitare
Appurato che l’uovo fritto in gravidanza si può consumare, così come si possono mangiare anche in tutte le altre cotture, dobbiamo soffermarci sulle uova crude. Anche se freschissimo, è preferibile non consumarle. Innanzitutto non si digerisce bene, poi nel bianco crudo è presente l’avidina, una sostanza che ostacola l’assorbimento della vitamina H (biotina). Con la cottura viene distrutta e, soprattutto, si uccidono anche eventuali germi che possono causare diversi problemi.
Le uova crude o poco cotte, così come le preparazioni che le contengono come la maionese o il tiramisù, espongono al rischio di contrarre la salmonella. Inoltre, senza cuocerle non si elimina il compilobatterio. E’ bene sottolineare che la salmonella e il compilobatterio colpiscono la mamma e non il feto. Nessun rischio, invece, sul versante della toxoplasmosi.
Quest’ultima, infatti, è legata agli escrementi dei gatti che contaminano il terreno dove crescono frutta e verdura oppure dove si alimentano gli animali. Per evitare problemi, via libera all’uovo pastorizzato in gravidanza.
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