Benessere
Trichinellosi: cos’è, quali sono i sintomi e come si cura
Sommario articolo
La trichinellosi o trichinosii è una patologia causata da agenti trasmessi dagli animali all’essere umano. Scopriamo quali sono i sintomi.
Quando si parla di trichinellosi si intende un’infezione che può essere asintomatica o meno ma che è sempre causata dall’ingestione di carne cruda o poco cotta e che contiene delle larve appartenenti, appunto, al genere trichinella.
Si tratta di un’infezione che si presenta sopratutto in zone del mondo in cui si mangia carne cruda e in cui gli animali non sono sottoposti a controlli veterinari. Tuttavia, a volte capita che accada anche in altri posti e tutto a causa di errori umani.
Trichinellosi: cos’è e come si manifesta
Come già accennato, la trichinellosi si manifesta dopo l’assunzione di carne cruda e contenente delle larve. Queste hanno la lunghezza di circa 1 mm e una volta ingerite si liberano nello stomaco, arrivando all’intestino e sviluppandosi ao suo interno. Queste continuano a crescere e a riprodursi restando ospiti dell’organismo anche per anni prima di essere notate.
Una situazione la cui gravità dipende dal numero di larve ingerite e dal decorso dato dalla loro presenza. Trattandosi di un problema legato appunto a carne contaminata, si tratta quasi sempre di un problema epidemico e quasi mai singolo.
Andando alla malattia vera e propria, questa all’inizio ha un decorso molto simile a quello di una semplice influenza. In genere si inizia a sospettare la sua presenza quando ci sono due o più tra i seguenti sintomi:
– Febbre
– Diarrea
– Dolori muscolari
– Edema facciale
– Emorragie agli occhi
– Eosinofilia
– Congiuntivite
– Problemi gastrointestinali
Questi sintomi si manifestano per lo più dopo 1 o due giorni dall’assunzione di carni crude o poco cotte (valgono anche piccolissime quantità). Nel giro di due o tre settimane possono peggiorare portando ad alcuni dei sintomi riportati qui sopra.
Si passa, quindi, da febbre con vomito e diarrea e con dolori addominali a dolori muscolari con emorragie, prurito, stanchezza e congiuntivite.
Se si raggiunge una fase critica, questa è solitamente caratterizzata da depressione, atassia, convulsioni, fiato corto e problemi anche molto gravi come la miocardite, la polmonite, l’embolia polmonare o l’encefalite. Per fortuna, quest’ultima possibilità è molto rara. Anzi, è importante ricordare che la trichinellosi spesso è del tutto asintomatica e si risolve da sola senza complicazioni.
Qualora così non fosse, ovviamente, è importante chiedere urgentemente l’aiuto del medico al fine di non aggravare la patologia.
Trichinellosi: diagnosi e cura
La prima regola per questa e altre malattie è quella di allertare il medico fin dai primissimi sintomi. Cosa da fare ancor più urgentemente se si è consumata da poco della carne cruda.
Dopo l’anamnesi, il medico può predisporre altri esami come un test degli anticorpi, la biopsia muscolare e vari test immunologici.
Una volta accertata la presenza di trichinella è molto importante passare alla cura che cambia in base all’entità dei sintomi. In genere la più comune è quella di assumere un antielmintico (farmaco vermicida) da associare ad un antinfiammatorio.
Così facendo si potranno debellare i vermi ed evirare che la malattia peggiori.
Regole di base per prevenire la trichinellosi
Ovviamente, oltre che le cure, anche la prevenzione può essere utile per evitare di ammalarsi.
È quindi buona regola evitare di mangiare carne cruda o poco cotta.
Strumenti come taglieri, coltelli e tutto ciò che è usato per lavorare la carne dovrà essere sempre lavato con cura e lo stesso vale per le mani che andrebbero lavate per bene con acqua e sapone ogni qual volta si entra in contatto con della carne cruda.
Inoltre è importante ricordare che sono da considerarsi a rischio sia la carne affumicata che quella essiccata o cotta nel microonde. È quindi molto importante agire sempre il meglio al fine di preservare la propria salute.