Benessere
Test di ovulazione: scopriamo come leggerli e quando utilizzarli
Sommario articolo
I test di ovulazione ci permettono di individuare i giorni più fertili del nostro ciclo: impariamo ad utilizzarli con dei semplici consigli.
Il momento in cui si decide con il proprio partner di mettere al mondo un bambino è sicuramente magico. Ricchi di entusiasmo e di aspettative, si pianifica ogni cosa. Arriviamo ad immaginare il colore dei suoi occhi, dei suoi capelli, il suo sesso e addirittura il suo nome senza ancora averlo concepito. Talvolta questo forte cambiamento che proiettiamo all’orizzonte crea ansia alla coppia, ritardando, senza apparenti motivi, il concepimento.
Sono molti gli accorgimenti che si possono prendere per favorire l’arrivo di una gravidanza. A cominciare da uno stile di vita sano, senza fumo ed alcol, proseguendo con l’assunzione di acido folico e terminando con l’avere dei rapporti mirati al concepimento. Questi ultimi hanno lo scopo di avere dei rapporti sessuali completi nei giorni precedenti al rilascio della cellula uovo matura. Ma come è possibile stabilire quando si è prossimi all’ovulazione? Semplice: con il test di ovulazione.
Come funziona un test di ovulazione
Il test ovulatorio è in grado di individuare l’ormone luteinizzante (LH) all’interno dell’urina. L’LH è responsabile della produzione di alcuni enzimi presenti nelle ovaie che favoriscono la rottura del follicolo e la conseguente liberazione della cellula uovo.
Circa 72 ore prima del rilascio dell’ovulo avremo un improvviso incremento dell’LH nelle urine, che raggiungerà la sua massima concentrazione circa 24/48 ore prima dell’ovulazione. Il test di ovulazione rileva questo picco ormonale, dandoci il via libera ad avere rapporti mirati al concepimento nei giorni di picco e nei successivi altri tre.
L’ideale è cominciare ad avere rapporti costanti ogni 24/48 ore a partire dalla positivizzazione del test ovulatorio per i 6 giorni successivi. Si consiglia comunque di non praticare astinenza sessuale per più di 6 giorni anche nel periodo in cui il test risulta negativo. Questo per mantenere durante tutto il ciclo una buona qualità spermatica finalizzata al raggiungimento di una gravidanza.
Come fare e come leggere il test di ovulazione
Andiamo ora ad analizzare la lettura di uno dei test più diffusi e precisi sul mercato, definito test canadese. Questo economico e funzionale stick individua il picco ormonale LH attraverso la comparsa di una seconda linea oltre a quella di controllo.
L’effettuazione del test è molto semplice. Si raccolgono le urine in un contenitore pulito, più o meno sempre nella stessa fascia oraria, stando attente a non bere troppi liquidi nelle precedenti due ore. A questo punto si immerge la punta del test ovulatorio nell’urina per circa 10/15 secondi. Infine si attendono pochi minuti e si legge il risultato.
Perché il test possa essere considerato positivo, la seconda linea deve essere più colorita (o della stessa densità di colore) di quella che definiamo di controllo. Tenendo lo stick con la mano destra la linea di controllo si troverà a destra e quella che segnala il livello ormonale sarà a sinistra.
A seconda della durata del nostro ciclo completo, che generalmente varia da 24 a 30 giorni, cominceremo ad effettuare questi test 5 o 6 giorni prima della probabile ovulazione (che avviene circa 14 giorni prima del successivo ciclo mestruale). In questo modo potremo monitorare la crescita ormonale ed individuare il picco.
Il test di ovulazione non è infallibile
Tuttavia occorre precisare che un picco ormonale non identifica una sicura ovulazione. In alcuni casi infatti può capitare che si raggiunga il picco senza una conseguente ovulazione. L’ovaio policistico ad esempio può rendere anovulatorio il ciclo nonostante si verifichi il picco di LH. La diagnosi dei cicli anovulatori può essere effettuata con un esame diagnostico che rileva i livelli ormonali nel sangue e con l’effettuazione di un’ecografia pelvica.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/incinta-test-di-gravidanza-bambino-2277768/