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Reflusso gastroesofageo: i sintomi, le cause e la dieta da seguire
Sommario articolo
La malattia da reflusso gastroesofageo è un problema che colpisce molte persone. Scopriamo insieme le cause, i sintomi e i migliori rimedi.
Il reflusso gastroesofageo, o RGE, è un problema piuttosto comune nei bambini, ma si verifica anche in alcuni adulti in salute. Si tratta di una risalita nell’esofago dei succhi gastrici che si trovano nello stomaco, e che può causare una sensazione simile a quella che precede il vomito o il rigurgito, sebbene non è detto che questo si verifichi. Il rigurgito acido avviene proprio quando i succhi gastrici vengono a contatto con le pareti dell’esofago e questo avviene solitamente dopo i pasti. Se il problema non rimane sporadico ma diventa costante e prolungato nel tempo non risulta più essere solo un disturbo, ma diventa una vera e propria malattia che può portare altri problemi.
Scopriamo insieme tutto sul reflusso gastrico: cosa mangiare, come combatterlo e quali sono i sintomi e le cause di questo problema!
Reflusso gastroesofageo: i sintomi più frequenti
Ma quali sono i principali sintomi del reflusso gastrico? Questo problema, oltre ad essere parecchio spiacevole, porta con sé una serie di complicanze. Fra i problemi più frequenti ci sono:
– Bruciore di stomaco
– Rigurgito acido
– Dolore al torace
– Tosse da reflusso
– Mal di gola
– Raucedine
In particolare è molto diffusa la tosse da reflusso, una tosse secca e difficile da riconoscere, che solitamente si manifesta dopo i pasti, ma che non va assolutamente sottovalutata. Se dovesse diventare cronica, consultate immediatamente il vostro medico.
Questi sintomi possono essere lievi e poco frequenti, quando si parla di un disturbo occasionale. Tuttavia se il reflusso esofageo diventa cronico può diventare un ostacolo nella vita quotidiana da non sottovalutare perché può portare a erosione a livello dell’esofago come l’esofagite da reflusso o persino a ulcere.
Le cause del reflusso gastroesofageo
Questa malattia può essere ricondotta a molteplici cause, come ad esempio un’ernia iatale o un malfunzionamento della valvola che divide l’esofago dallo stomaco. Proprio per questo motivo, se il problema persiste, è bene consultare subito il vostro medico di fiducia e stabilire eventuali accertamenti.
Fra le altre cause, ci sono anche problemi legati a uno stile di vita scorretto come una cattiva alimentazione, all’obesità, ma anche al fumo e all’alcool. Per di più, questa patologia si verifica spesso anche durante il periodo della gravidanza.
Reflusso gastroesofageo: cura e rimedi
Esistono numerosi rimedi per il reflusso gastrico, piccoli accorgimenti che si possono adottare per cercare di prevenirlo o di risolverlo. In ogni caso, consultate sempre il medico in caso doveste accusare dei sintomi allarmanti, come ad esempio un calo di peso improvviso, un fortissimo dolore al torace o addirittura emorragie digestive o anemia.
Una volta diagnosticata la malattia da reflusso gastroesofageo tramite appositi esami come ad esempio la gastroscopia, l’esame del tubo digerente, si può passare al trattamento per minimizzare i sintomi o per eliminare direttamente il problema. Ci sono tuttavia alcuni consigli che è bene seguire per ridurre il problema ancor prima dell’utilizzo dei farmaci.
Innanzitutto non dovete costringere la zona del torace: evitate dunque abiti stretti, cinture e via dicendo. Inoltre, se siete fumatori, cercate di smettere, (per lo meno durante il periodo in cui accusate i sintomi del reflusso). Per quanto riguarda i pasti, bisogna sforzarsi di mangiare lentamente e di non coricarsi subito dopo, (piuttosto fate una passeggiata). Potete anche dormire con la testa in alto, per evitare inconvenienti notturni.
Reflusso gastrico: cosa mangiare?
Anche l’alimentazione è molto importante per aiutare ad eliminare il problema. Esiste una dieta da reflusso gastroesofageo? Certamente l’alimentazione è una parte fondamentale di questo disturbo e una dieta corretta e bilanciata può infatti aiutare a combatterlo, o per lo meno a gestirlo.
I cibi da evitare assolutamente sono quelli acidi e che stimolano l’infiammazione come:
– Alimenti piccanti e spezie
– Alcool e caffè
– Fritti e alimenti particolarmente grassi
– Pomodori
– Agrumi
– Menta
– Cioccolata
Nel contempo è consigliabile bere molta acqua, così da diluire gli acidi nello stomaco, ridurre la quantità del cibo durante i pasti e al tempo stesso mangiare spesso, così da tamponare la secrezione basale degli acidi gastrici.
Se il problema persiste nonostante tutte queste accortezze allora sarà premura del vostro medico di prescrivervi alcuni farmaci specifici come antiacidi e farmaci procinetici che servono per migliorare la pulizia dell’esofago impedendo che ci possa essere reflusso di materiale acido.