Alimentazione
Come conservare l’olio extravergine per preservare la sua freschezza
Sommario articolo
Olio extravergine d’oliva, l’alimento simbolo della dieta mediterranea: ecco come conservarlo correttamente e gli errori da evitare.
L’olio di oliva extravergine è un tipo d’olio ottenuto dalla prima spremitura delle olive. Rispetto ad altri tipi di olio è molto acido e ha un sapore leggermente fruttato. È l’olio di oliva di qualità più elevata disponibile ed è ricco di antiossidanti. Per questo motivo viene ritenuto più salutare se paragonato con altri oli. Tuttavia, è un alimento che può diventare delicato, specialmente se conservato non correttamente. Ecco quali sono i principali errori da non commettere.
Cosa si intende per olio extravergine di oliva
Sono diversi i tipi di olio che vengono ottenuti dalla raccolta e dalla spremitura delle olive. Quelli ottenuti con mezzi meccanici sono tre, di cui due commestibili: il vergine e l’extravergine. Il terzo, quello lampante, un tempo utilizzato per l’illuminazione, diventa commestibile solo dopo un lungo processo di raffinazione.
Ma cosa distingue il vergine dall’extravergine? Dal punto di vista produttivo non c’è alcuna differenza tra i due. Ciò che li rende diversi è invece l’insieme delle caratteristiche chimiche ed organolettiche. Per diventare extra, un olio vergine deve avere acidità massima indotta dall’acido oleico libero pari allo 0,8%. Inoltre, deve essere sottoposto a test molto severi da organi di controllo competenti, che devono valutarne la presenza del tipico aroma fruttato e il gusto amarognolo e piccantino.
Come conservare l’olio extravergine per mantenerlo fresco
Conservare l’olio d’oliva è importante per preservare la sua freschezza. Quando ne acquistiamo una discreta qualità, assicuriamoci che il sigillo non sia rotto e che l’olio sia riposto in un luogo fresco e buio. Ogni volta che lo usiamo, poi, facciamo attenzione a richiudere in maniera stretta il tappo, per evitare di farlo andare a male. In condizioni ottimali un buon olio può rimanere fresco anche per sei mesi.
Per quanto riguarda i recipienti, il modo più popolare e tradizionale è di conservazione porta a contenitori in ceramica o vetro. I contenitori di metallo invece non dovrebbero essere utilizzati perché possono corrodersi e influenzare il sapore dell’olio.
Gli errori da evitare per la conservazione dell’olio
I primi fattori che degenerano e pregiudicano la qualità del nostro olio sono il calore e l’umidità. Per questo motivo è necessario conservare le bottiglie e i recipienti in luoghi freschi e asciutti. Anche gli sbalzi d’aria o termici possono però diventare nemici del nostro ottimo olio d’oliva. Per questo motivo tutti, dai negozianti ai consumatori, sono tenuti a non esporre mai il prodotto ai raggi del sole, non conservarlo vicino a fonti di calore o in luoghi con eccessiva mancanza di calore. Anche lasciare inavvertitamente l’olio vicino ai fornelli potrebbe comprometterne irrimediabilmente il gusto, Per questo motivo è necessario prestare grande attenzione durante ogni utilizzo.