Il cluttering è un disturbo della fluenza verbale ancora poco conosciuto. Scopriamo in cosa consiste e perché si differenzia dalla balbuzie.

Quando si parla di cluttering si intende un disturbo della fluenza in cui il soggetto non è in grado di adeguare la propria velocità nel parlare.
Questo fenomeno riguarda circa il 2% della popolazione, con una predominanza maschile e con una componente genetica ed ereditaria.
Insorge quasi sempre in età evolutiva e quindi come per la balbuzie, in modo precoce. E questo anche se, in alcuni casi, può essere diagnosticato durante l’adolescenza. Riconoscerlo per tempo rappresenta sicuramente uno dei migliori modi per affrontare e risolvere il problema, evitando che questo peggiori e migliorando al contempo la qualità della vita di chi ne soffre.

Cluttering: sintomi e cure

Spesso, chi ha il problema del cluttering sa di avere un problema perché si rende conto di non essere compreso come vorrebbe ma non riesce a rendersi conto di quale sia e di come le sue parole giungono all’ascoltatore. Ciò rende ancor più difficile la comprensione verbale e, quindi, la socializzazione con gli altri. Il risultato sono infatti monologhi che spesso non vengono capiti a causa dell’estrema velocità e di altri problemi strettamente legati al linguaggio.

cluttering
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Si tratta, quindi, di un problema che presenta dei sintomi ben precisi, che spesso rendono le conversazioni davvero difficili (se non impossibili) e che si possono riassumere in:

– Interruzioni nel parlato
– Ripetizioni di sillabe
– Omissione di parole
– Riformulazione continua di frasi
– Accenti anormali
– Errori nella struttura delle parole
– Divagazioni continue
– Assenza di pause nel parlato

Il risultato è il non riuscire a farsi comprendere, il dover ripetere spesso e volentieri lo stesso concetto e tutto senza riuscire a trovare una modalità diversa o funzionale.
È importante sapere che il cluttering può presentarsi come un problema a sé o essere parte di altre problematiche come la sindrome di Tourette, il disturbo di Asperger, etc…

Per quanto riguarda le cure, come per la balbuzie può essere utile prima di tutto riconoscere il problema. In secondo luogo si rivela indispensabile l’intervento di un logopedista e, qualora potesse essere d’aiuto, di uno psicoterapeuta. In genere, affrontare il problema a 365 gradi è un ottimo modo per risolverlo il prima possibile, portando la persona che ha questo disagio ad esprimersi in modo più comprensibile.

Differenza tra cluttering e balbuzie

Spesso questi due problemi vengono confusi o mescolati tra loro. La verità è che pur trattandosi in entrambi i casi di problemi della fluenza, si parte da condizioni diverse che, pertanto, è necessario affrontare in modo personalizzato e legato di volta in volta all’età, allo stile di vita e alle problematiche del soggetto interessato.
Se la balbuzie è un problema che riguarda per lo più l’articolazione delle parole, nel caso del cluttering si parla invece di problemi legati alla loro formulazione ed espressione.

L’aspetto positivo è comunque che per entrambi i casi esistono delle soluzioni e che con il giusto lavoro si può tornare a parlare in modo comprensibile, apportando così delle migliorie sia allo stile di vita in generale che alla parte sociale.

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ultimo aggiornamento: 19-03-2023


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