Apnea notturna: cos’è, sintomi e cause su uno dei disturbi del sonno più diffusi ma anche sottovalutati.

L’apnea notturna è un disturbo respiratorio che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Si manifesta durante il sonno, quando le vie aeree superiori si ostruiscono ripetutamente impedendo il corretto flusso dell’aria verso i polmoni. Questa interruzione della respirazione può durare da pochi secondi a diversi minuti, causando risvegli frequenti e una riduzione della quantità e della qualità del sonno. L’apnea notturna può avere conseguenze gravi sulla salute, tra cui l’insorgenza di ipertensione, malattie cardiache, diabete, depressione e persino l’aumento del rischio di ictus. Sebbene sia un disturbo comune, spesso non viene riconosciuto o trattato correttamente. In questo articolo, esploreremo le cause dell’apnea notturna, i sintomi associati e le opzioni di trattamento disponibili per migliorare la qualità della vita di chi ne soffre.

Apnea notturna: sintomi e cause

L’apnea notturna è un disturbo del sonno molto comune e riconoscibile attraverso una serie di sintomi. Chi soffre di questo problema potrebbe russare durante la notte, svegliarsi bruscamente più volte, avere bocca secca e mal di gola, sentirsi stanchi anche dopo il riposo, soffrire di mal di testa mattutini e scarsa concentrazione durante il giorno. Le cause di questo problema sono delle pause nella respirazione che possono essere frequenti e di diversa lunghezza durante il sonno. Queste pause fanno sì che meno ossigeno entri nel corpo, quindi la riparazione dei tessuti rallenta e anche altri processi fisiologici possono risentirne.

donna dormire riposo
Donna che dorme

Il tipo più comune di apnea notturna è l’apnea ostruttiva del sonno (OSA), che si verifica quando i muscoli della gola si rilassano troppo durante il sonno, bloccando interamente o parzialmente le vie aeree e causando un flusso d’aria limitato. L’OSA può variare da lieve a grave a seconda di quante volte si smette di respirare in un’ora. Un altro tipo di apnea notturna è noto come apnea centrale del sonno (CSA) e si verifica quando i segnali dal cervello non raggiungono i muscoli responsabili del corretto controllo della respirazione durante le ore di sonno. Si tratta di una forma più rara, ma rimane comunque problematica per chi ne è affetto, a causa della sua connessione con questioni mediche più gravi come ictus o insufficienza cardiaca.

Possibili cure e trattamenti

Fortunatamente, esistono diverse opzioni di trattamento disponibili per aiutare a curare l’apnea notturna. Il primo passo è consultare un medico specializzato in questo tipo di problematiche, per valutare i sintomi, ottenere una diagnosi e consigli per il miglior trattamento sulla base di una combinazione di modifiche dello stile di vita e altre tipologie di interventi che possono aiutare a ridurre al minimo o alleviare i sintomi.

I cambiamenti dello stile di vita come la perdita di peso e la riduzione del consumo di alcol possono avere un impatto positivo sui sintomi. Per i casi da lievi a moderati di apnea notturna, i medici possono raccomandare la “terapia posizionale“, cambiando il modo di dormire per evitare l’ostruzione respiratoria associata a questa condizione. I casi più gravi di sono spesso trattati con macchine a pressione positiva continua (CPAP). Queste macchine sono progettate per mantenere aperti i passaggi delle vie aeree erogando aria pressurizzata direttamente nella gola, prevenendo così l’interruzione della respirazione durante il sonno.

Per concludere, si tratta di un disturbo grave che può avere implicazioni a lungo termine sulla salute. Sebbene non esista un’unica cura, sono disponibili molte opzioni di trattamento che possono aiutare a tenere a bada alcuni degli effetti più gravi. È importante parlare con un medico se si ritiene di soffrire di questo disturbo per trovare la soluzione migliore per le proprie esigenze personali.

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ultimo aggiornamento: 19-03-2023


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