Ottenere un caffè ecosostenibile a un costo ridotto? Ora, grazie a una ricerca condotta in America è possibile ottenerlo.

Essere ecosostenibili anche quando si beve il caffè? Ora è possibile. Grazie a uno studio condotto da un’università del New Hampshire, negli Stati Uniti, è nato un modello matematico che permette di utilizzare in maniera più efficiente la materia prima, riducendo anche i rifiuti.

Secondo quanto affermato dagli autori della ricerca, per un caffè ecosostenibile basterà seguire delle semplici regole. Semplici regole che, a detta degli studiosi, dovrebbero migliorare l’efficienza dei chicchi di caffè del 25%.

Caffè ecosostenibile, come si ottiene?

La ricerca, visionabile in lingua inglese sul sito CellPress, si è basata sui parametri base che influenzano la fuoriuscita del caffè. Parliamo di temperatura dell’acqua, pressione, dimensione dei chicchi macinati, tempo di infusione e quantità di caffè che si vuole ottenere al termine del processo.

Chicchi di caffè
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Grazie a un algoritmo da loro creato, questi dati sono stati posti in relazione tra di loro, allo scopo di rendere il processo più efficiente, quindi più ecosostenibile, senza tuttavia alterare il gusto del caffè. Infatti, l’obbiettivo della ricerca era quello di ottimizzare i guadagni, rendendo così il caffè più sostenibile anche dal punto di vista economico, senza che esso risulti sgradevole al gusto.

I risultati della ricerca

Dopo una serie di esperimenti, sono arrivati i primi risultati. La prima osservazione fatta dagli studiosi americani è che una macinazione troppo fine può creare vari problemi, che impediscono di ottenere il caffè ecosostenibile che stavano ricercando.

Infatti, chicchi eccessivamente macinati, portano all’accumulo di caffè nel filtro. Questi accumuli avrebbero più di un effetto negativo. Anzitutto, impediscono all’acqua di passare, modificando inevitabilmente il gusto finale. In secondo luogo, il caffè rimasto nel filtro rappresenta uno spreco, tutt’altro che amico dell’ecosostenibilità.  

Quanto appreso dai ricercatori dell’università del New Hampshire è quindi che, per ottenere una resa migliore, oltre che per evitare modifiche al gusto del caffè, è consigliabile utilizzare chicchi di dimensioni maggiori.

I ricercatori hanno in seguito deciso di testare tale formula in alcuni bar statunitensi: quanto accaduto ha confermato le ipotesi dei ricercatori. Inoltre, è stato stimato che, se tale metodologia fosse utilizzata in tutti i bar americani, i risparmi totali annuali ammonterebbero a oltre un miliardo di euro.

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ultimo aggiornamento: 17-02-2020


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