L’asma bronchiale è una malattia infiammatoria cronica. Scopriamo in che casi si presenta e come curarla.

Si parla di asma bronchiale quando avviene un restringimento dei bronchi che può essere sia di piccolo che di grande calibro. Di base genetica, è solitamente scatenata da fattori esterni come gli allergeni, i cambiamenti improvvisi di clima, gli sforzi fisici, l’assunzione di farmaci, etc…
In ogni caso si tratta di una patologia che è sempre importante tenere sotto controllo in modo da poterla contrastare nel modo corretto.

I sintomi dell’asma bronchiale

Quando si soffre di asma bronchiale, ci sono dei sintomi che possono rendere la stessa facilmente riconoscibile. Alcuni di questi possono essere confusi con altri mentre alcuni sono davvero tipici di questa malattia. Riconoscerli può aiutare ad ottenere rapidamente una diagnosi. Cosa che renderà le cure immediate e più risolutive.

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Se non viene trattata come si deve, infatti, l’asma bronchiale può portare ad un cambiamento delle vie aeree che, può portare ad una fibrosi bronchiale o ad un’insufficienza respiratoria cronica.
Andando ai sintomi più comuni, quelli da ricordare sono:

– Affanno
– Tosse mentre si respiratoria
Respiro sibilante
– Senso di oppressione al petto
– Disturbi del sonno causati dalla mancanza di respiro
– Dolore al petto
– Battito del cuore accelerato
– Cianosi
– Stanchezza e senso di sonnolenza

In genere, oltre all’individuazione dei sintomi (che si presentano per lo più al mattino, alla sera e sotto sforzo) e all’anamnesi eseguita dal medico, esiste un esame che può aiutare ad individuarla con maggior precisione. Si tratta della spirometria che viene solitamente eseguita prima e dopo l’assunzione di un farmaco in grado di dilatare i bronchi.

Perché si presenta l’asma

Come già accennato, l’asma bronchiale si presenta per lo più in persone predisposte geneticamente. A scatenarlo, però, ci sono solitamente delle situazioni limite che si possono riassumere così:

– Esposizione ad allergeni (in questo caso si parla di asma allergico)
– Le infezioni
La febbre alta
– L’assunzione di farmaci antinfiammatori
– Lo stress psicologico
– L’eccessiva attività fisica
Il reflusso gastroesofageo
– L’abbassamento delle temperature
– L’aria molto chiusa
– L’apnea notturna
– L’esposizione a sostanze irritanti come il fumo o l’odore dei detersivi

Imparare ad evitare le cause più importanti, convivere con l’asma risulterà molto più semplice e anche i sintomi si ridurranno in modo importante.

Come si cura l’asma bronchiale

Come ogni malattia infiammatoria cronica, l’asma bronchiale trova come cura di base il cortisone associato ai broncodilatatori. In questo modo è possibile ridurre alcuni dei sintomi come il senso di oppressione e i sibili.

Si tratta di un trattamento che andrà eseguito per dei periodi che vanno scelti di volta in volta dai medici e che va proseguita per un po’ anche dopo il raggiungimento di una respirazione ottimale.
Per i casi più gravi, invece, può essere necessario assumere anche dei bloccanti (tramite l’uso degli inalatori) e, in caso di asma allergica, le terapie di desensibilizzazione che sono solitamente a base di vaccini.

È importante tenere a mente che in caso di attacchi gravi, anche se si è in cura, è necessario recarsi al pronto soccorso o chiamare il numero delle emergenze per ricevere l’assistenza necessaria. Si tratta, infatti, di situazioni che se si aggravano possono peggiorare fino a condurre alla morte.

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ultimo aggiornamento: 12-03-2023


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