L’asma allergica è una malattia infiammatoria causata da alcune sostanze esterne all’organismo. Scopriamo perché si presenta e come agire.

Quando si parla di asma allergica si intende una forma di asma legata per lo più a fattori esterni che sono gli allergeni. Questi sono solitamente rappresentati da muffe, acari della polvere, peli di animali, alimenti, veleno di insetti, profumi e altre sostanze che possono irritare l’apparato respiratorio.
Si tratta di una patologia importante e che va curata nel miglior modo possibile. Scopriamo quindi quali sono i sintomi che la contraddistinguono e come agire quando si presenta.

I sintomi dell’asma allergica

A differenza dell’asma bronchiale, quella allergica deriva da tutta una serie di fattori esterni che possono influire in modo più o meno grave sulla respirazione e sui sintomi del soggetto allergico.

asma allergica
asma allergica

Questa patologia può essere cronica o intermittente e varia per gravità in base a diversi fattori. Si va infatti da semplici problemi respiratori che rientrano in poco tempo a veri e propri attacchi che possono portare ad un’insufficienza respiratoria tale da dover ricorrere al ricovero in ospedale.

In genere chi ne soffre ha un quadro generale della gravita della malattia. Tuttavia, non è detto che anche chi ha sintomi solitamente lievi non possa andare incontro ad un attacco grave. Per questo motivo, l’asma allergica dovrebbe essere sempre presa con la massima attenzione fin dai primi sintomi. Tra questi, i più importanti e tipici della patologia sono:

– Tosse secca e stizzosa
– Senso di oppressione al torace
– Presenza di muco
Respiro sibilante
– Difficoltà a respirare bene durante la notte
– Affanno anche dopo piccole azioni come salire le scale
– Difficoltà respiratorie

Questi sintomi possono portare a piccole crisi che se prese per tempo rientrano rapidamente o diventare più importanti e aver bisogno di un intervento medico urgente.

In genere la loro manifestazione può essere acuta, cronica (ovvero costante) o intermittente. In alcuni casi tra una crisi e l’altra si torna ad una respirazione normale. In altri, invece, è possibile che rimangano degli strascichi come il respiro sibilante.

Asma allergia perché e come si scatena

Nella maggior parte dei casi, chi soffre di asma allergica inizia a mostrarne i sintomi fin dalla tenera età. Ciò nonostante, non è da escludere del tutto la possibilità che il problema insorga anche in età adulta.

Come per le varie reazioni allergiche, i sintomi si scatenano quando il soggetto allergico entra a contatto con una sostanza che il sistema immunitario riconosce come pericolosa, dando atto a quella che è appunto una reazione allergica.

Nel caso specifico dell’asma allergica, ciò si traduce in un’infiammazione del sistema respiratorio la cui funzionalità viene alterata in modo leggero o marcato e fino a portare alla comparsa dei sintomi sopra citati. Oltre alle sostanze esterne che possono fungere da fattore scatenante, ci sono da considerare anche altre cause all’origine dell’asma allergica.
Tra queste ci sono:

– L’ereditarietà
– La presenza di altre patologie di natura allergica
– Le infezioni respiratorie
– Il fumo
– L’esposizione diretta o costante a sostanze chimiche
– L’inquinamento
– I farmaci

È inoltre importante sapere che se non curata o tenuta a bada, l’asma allergica può irritare i bronchi al punto da scatenarsi anche in assenza della presenza di sostanze allergiche e semplicemente a contatto con tutto ciò che può irritare ulteriormente i bronchi già provati. Tra i possibili fattori scatenanti ricordiamo l’esposizione all’aria fredda, le infezioni respiratorie, lo stress, le emozioni forti e lo sforzo o l’esercizio fisico prolungato.

Asma allergica: diagnosi e cure

In genere l’asma allergica viene diagnosticata dopo un primo attacco a cui segue un’attenta anamnesi a cui si aggiunge la conoscenza di tutta la storia (familiare e personale) del soggetto.
Successivamente vengono predisposte altre visite di controllo come i test allergologici e alcuni esami volti a valutare la capacità respiratoria. In casi più complessi è possibile che vengano prescritti esami come il test di provocazione bronchiale a cui si aggiungono solitamente radiografie o risonanze magnetiche.

Una volta riconosciuta la presenza di asma allergica e comprese le cause scatenanti principali, la cosa più importante è ovviamente la prevenzione che consiste nell’evitare tutto ciò che può scatenare un nuovo attacco. In tal senso può essere utile controllare bene tutto quel che c’è in casa ed evitare luoghi all’aperto in primavera e, in generale, tutti quelli dove si trovano agenti chimici o in grado di scatenare una reazione allergica.

In caso di attacco improvviso è possibile ricorrere a farmaci come i broncodilatatori o i corticosteroidi che dovranno ovviamente essere prescritti sempre e solo dal medico curante. In alcuni casi, la loro assunzione può infatti essere prescritta anche a scopo preventivo. Cosa che dipende da diversi fattori come età, stile di vita, gravità della malattia, etc…

Come prevenire l’asma allergica: alcune regole di buona condotta

Come già detto, la prima cosa da fare in caso di asma allergica è quella di imparare a prevenirla il più possibile evitando tutti i possibili fattori di rischio.
Tra le regole principali da seguire c’è quindi quella di pulire sempre bene casa ed evitare la formazione di polvere. Evitare la formazione di fumo o di odori forti arieggiando spesso casa e applicare delle zanzariere almeno durante la stagione primaverile ed estiva.

All’esterno è importante evitare l’aria fredda o troppo secca usando mascherine o sciarpe protettive.
Il fumo dovrà essere abolito e anche gli sforzi fisici dovranno essere limitati mentre l’attività fisica non dovrà mai essere improvvisa o intensa.

In questo modo, seguendo al contempo le direttive mediche sarà possibile tenere a bada l’asma allergica il più possibile e condurre una vita quasi del tutto normale.

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ultimo aggiornamento: 17-03-2023


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