Benessere
Ustione di secondo grado: come riconoscerla e cosa fare
Sommario articolo
Un ustione di secondo grado è sempre molto importante sia da riconoscere che da curare. Ecco quanto c’è da sapere a riguardo.
Si parla di ustione di secondo grado quando ad essere coinvolte sono sia la superficie della pelle che la zona sottostante.
Si tratta di una situazione che è importante riconoscere il prima per il benessere della pelle. Per una buona ripresa è infatti molto importante proteggere la zona colpita dall’ustione, prendendosene cura nel modo più appropriato. Ecco, quindi, cosa è importante sapere su questo tipo di ustioni e sul trattamento da mettere in atto.
Come riconoscere questo tipo di ustioni
Come già detto, questo tipo di ustione riguarda la parte superficiale della pelle e quella immediatamente sottostante.
In genere, tra i sintomi che le rendono riconoscibili ci sono:
– Arrossamento della pelle
– Dolore urente e costante
– Gonfiore della zona ustionata
– Dolore al contatto
– Calore
– Formazione di bolle o vesciche
Questo genere di ustione si pone quindi a metà tra l’ustione di primo grado che riguarda solo il primo strato della pelle e l’ustione di 3 grado che, invece, coinvolge tutti e tre gli stati cutanei.
Ustioni di secondo grado: cosa fare
Per questo genere di ustione, si rende sempre necessario l’intervento del medico senza il quale, il rischio è quello di andare incontro a complicazioni anche serie e tra le quali rientrano la formazione di cicatrici e le infezioni cutanee.
In caso di pelle ustionata, per la guarigione, la prima cosa da fare è quella di raffreddare la parte. Questa andrà poi trattata in base alla gravità e all’origine del problema. Per farlo i metodi da mettere in atto possono variare e a volte tra questi possono esserci anche i farmaci, sopratutto se si presentano dolore o strati di pelle per i quali è necessario accelerare il processo di guarigione. In ogni caso, sarà il medico a valutare e scegliere il piano di intervento.
Tra le tante opzioni di cura possibili ci sono quella dell’uso di antipiretici, e la medicazione che dovrà essere costante e sostituita spesso e sempre con le dovute tecniche di disinfezione. Solo in casi davvero estremi e di ustioni molto profonde può rendersi necessario l’intervento chirurgico.