La sindrome dell’abbandono, pur non essendo una vera e propria patologia, può rendere la vita molto difficile. Scopriamo di cosa si tratta e come affrontarla correttamente.

Si parla di sindrome dell’abbandono tutte le volte in cui una persona instaura un rapporto di tipo dipendente e basato sulla paura di perdere l’altro/a. Non si tratta di una vera e propria patologia, ciò nonostante le conseguenze sono tali da rendere difficili i rapporti con gli altri e da provocare sensazioni spiacevoli ed in grado di abbassare la qualità della vita di chi vive ogni giorno questo disturbo.
Chi ne soffre, infatti, tende ad avere comportamenti anche estremi pur di non perdere l’altra persona. Cosa che, con il tempo, può condurre a relazioni tossiche o, appunto, di dipendenza.

Sindrome dell’abbandono: perché si presenta e come riconoscerla

Soffrire di sindrome dell’abbandono significa vivere con la costante paura di perdere le persone che si amano. Si tratta di un problema che si presenta per lo più all’interno dei rapporti di coppia ma che può presentarsi anche nelle amicizie o in rapporti di vario tipo e ritenuti importanti.

ragazza triste
ragazza triste

Chi la vive prova un’ansia costante al pensiero di essere lasciato solo, tradito, abbandonato, messo da parte. Una paura che spersonalizza, portando ad agire diversamente da come si farebbe di solito e tutto pur di tenere vicino la persona che si ha paura di perdere.

In genere la paura dell’abbandono tende a presentarsi più facilmente in persone che hanno vissuto effettivamente l’abbandono. È quindi un problema presente in chi è stato abbandonato da piccolo, in chi ha vissuto un lutto importante in famiglia o in chi, da piccolo, ha subito un grande tradimento da una delle figure di riferimento.

Anche una scarsa cura da parte dei genitori o dei parenti di riferimento può scatenare questa sindrome, portando a sentirsi sempre insicuri e quasi indegni di essere amati.
La mancanza delle giuste attenzioni durante l’età infantile porta infatti a sentirsi insicuri e ansiosi, spingendo ad attaccarsi agli altri nell’età adulta.

Quali sono i sintomi della sindrome dell’abbandono

A volte, riconoscere questa sindrome può essere difficile sia per chi la vive in prima persona che per chi gli sta accanto. Ci sono infatti atteggiamenti che possono essere travisati con gelosia o amore e sensazioni che possono, invece, essere ben mascherate.

Andando ai sintomi più comuni e solitamente più facili da riconoscere, questi sono quelli che in genere caratterizzano la persona che soffre di sindrome dell’abbandono:

– Ansia da separazione
– Insicurezza
– Scarsa stima di sé
– Mancanza di fiducia negli altri
– Tendenza a vivere le relazioni in modo tossico
– Instabilità emotiva
– Troppa facilità nel legarsi agli altri
– Difficoltà nell’essere sé stessi
– Mutamento rapido dei sentimenti che si provano per gli altri
– Sensi di colpa quando la relazione non va come si vorrebbe
– Timore che le persone amate possano morire o andarsene in ogni momento
– Difficoltà ad instaurare rapporti di lunga durata

Riguardo all’ultimo punto, spesso la paura di essere abbandonati porta a troncare una relazione per non soffrire. Un atteggiamento che va contro ciò che si prova e che è una delle cause principali di sofferenza per chi teme costantemente l’abbandono.

Come superare la sindrome dell’abbandono

La prima mossa da compiere per superare la sindrome dell’abbandono è quella di riconoscere il problema. Solo così, chi ne soffre saprà rendersi conto più o meno coscientemente degli schemi che mette in atto ogni volta che si trova a legarsi a qualcuno. Fatto ciò è sicuramente utile cercare aiuto nella psicoterapia al fine di eliminare il senso di inadeguatezza costante e di imparare ad amarsi per ciò che si è.

Con un percorso terapeutico adatto si potranno infatti analizzare e comprendere le paure, risalire alla causa del timore di essere abbandonati e razionalizzare il tutto in modo da avere uno schema di pensiero pronto da instaurare ogni qual volta ci si trova istintivamente a temere di nuovo l’abbandono. È inoltre necessario imparare a stare da soli, in modo da dimostrare a se stessi di non avere bisogno degli altri e a ricercare la compagnia e l’affetto solo come fonte di arricchimento e non di sopravvivenza.

Negli ultimi tempi, una forma di terapia che sembra funzionare molto bene a riguardo è la EMDR che attraverso la desensibilizzazione e i movimenti oculari, può aiutare a superare eventi traumatici del passato, dandogli nuova forma e riuscendo così a riportarli in modo sano nel proprio presente.

Cercare di riconoscere e affrontare la sindrome dell’abbandono è un passo da compiere prima di tutto per se stessi e, subito dopo, per poter contare su relazioni che siano vere, sane ed in grado di rendere la vita più bella e mai il contrario.

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ultimo aggiornamento: 12-02-2023


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