Quali sono le proprietà del pino mugo? A renderlo un valido rimedio naturale è l’olio essenziale che si estrae dalle foglie e dalle sommità.

Pianta dall’odore unico e fortemente legnoso, il pino mugo è anche un valido rimedio naturale per combattere le affezioni delle vie respiratorie. Utilizzato perfino per preparare la grappa, vediamo quali sono le sue proprietà e le controindicazioni da tenere bene a mente.

Pino mugo: le proprietà e i benefici

Arbusto cespuglioso sempre verde che cresce in alta quota, il pino mugo (appartenente alle piante officinali) apporta importanti benefici all’organismo. E’ balsamico, antisettico ed espettorante, virtù conferite dall’essenza contenuta ed estratta in corrente di vapore dalle sommità dei rami e dalle foglie. Pertanto, è l’olio di pino mugo a vantare proprietà preziose. Composto da idrocarburi monoterpenici, l’oleolito si può utilizzare per combattere diverse problematiche: dal catarro bronchiale ai reumatismi, passando per la tosse e il raffreddore.

Questo rimedio naturale, quindi, è indicato soprattutto per contrastare le affezioni delle vie respiratorie. In caso di asma bronchiale, ad esempio, si può aggiungere una goccia ad un cucchiaino di miele oppure ad una zolletta di zucchero. In alternativa, si può impiegare per fare i suffumigi. Per combattere la tosse e il raffreddore, invece, si possono usare le gemme di pino mugo, che contengono sia una resina che l’olio essenziale. In questo caso, potete preparare tisane, tinture e sciroppi.

Per uso esterno, è consigliato diluire l’oleolito con un olio vettore e applicare con massaggi circolari sulla zona interessata. Con le pigne del pino montano, inoltre, si può produrre un’ottima grappa oppure uno sciroppo. Entrambe le composizioni richiedono parecchio tempo e, ovviamente, una mano esperta.

Pino mugo: le controindicazioni

Generalmente, l’olio di pino montano è ben tollerato, ma è sconsigliato in caso di pertosse. Per quanto riguarda le gemme, invece, non ci sono controindicazioni da segnalare. In ogni modo, se state seguendo una terapia farmacologica oppure siete in gravidanza o allattamento chiedete il parere del medico.

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ultimo aggiornamento: 23-01-2023


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