Si sente spesso dire che piangere fa bene ma in pochi sanno davvero il perché. Ecco quanto c’è da sapere a riguardo.

Sono in tanti a chiedersi se piangere fa davvero bene o se si tratta solo di una delle tante cose che si sentono in giro senza delle reali basi a supporto. Anche se non sempre ci si fa caso, si tratta infatti di un gesto istintivo, che si ha dalla nascita e che può attivarsi sia nei momenti di gioia che in quelli di dolore.
Esistono infatti diversi tipi di pianto. E sembra che in tutti i casi si tratti di qualcosa di positivo.

Piangere fa bene o male? La verità secondo la scienza

Iniziamo con il dire che il pianto è sempre da considerare come qualcosa di positivo se visto come una reazione ad una situazione che può essere felice, triste o dolorosa.

Stroppicciarsi gli occhi
Stroppicciarsi gli occhi

Piangere, infatti, fa bene all’ansia e aiuta l’organismo a liberarsi dallo stress.
A differenza di quanto si sente spesso dire in giro, quindi, piangere non è da deboli ma rappresenta piuttosto un atto di forza spinto da un organismo in grado di badare a se e di agire per il proprio benessere.

Ci sono inoltre diversi studi che provano che piangere fa bene alla depressione e ad altri problemi legati all’umore. Una volta scaricata la tensione emotiva (a prescindere dalla sua natura),infatti, si raggiunge una situazione di maggior lucidità mentale e si riesce a vedere le cose in modo diverso e più positivo. Cosa che, ovviamente, fa bene sotto diversi aspetti.

Cosa avviene quando si piange

Entrando più nel tecnicismo dell’azione, il pianto ha diverse funzioni che servono all’organismo. Per prima cosa, come già detto, allevia le tensioni e aiuta a sfogare emozioni altrimenti difficili da contenere e gestire. Attraverso il pianto, inoltre, si stimolano concentrazione e creatività.

Fisicamente, si ottiene una lubrificazione degli occhi che tende a migliore la vista e ad evitare gli occhi secchi. Si attenuano le sensazioni di dolore per via degli ormoni calmanti che si innescano ogni qual volta si piange e si mantiene sotto controllo la pressione. Le lacrime, infatti, contengono sale.

A tutto ciò si unisce un’azione dupurativa e calmante ed in grado di conciliare il sonno. Che si pianga di gioia, per tristezza o a causa di stress e dolore, subito dopo ci si sente infatti come rasserenati e più calmi. Una sensazione che è frutto di tutto ciò che si innesca nell’organismo e che, già da sola, è un segno di come il pianto faccia effettivamente bene alla salute.

Riproduzione riservata © 2024 - NB

salute

ultimo aggiornamento: 05-08-2022


Coca cola in gravidanza: ammessa con riserva, ma se si evita è meglio

Cistite interstiziale: cos’è, quali sono i sintomi e come si cura