Come usare il neti pot

Tra le tante soluzioni che aiutano a contrastare l’allergia, una in particolare può dare risultati immediati: è il neti pot. Si tratta di una teiera in ceramica, con un beccuccio, nella quale viene versata una soluzione salina; il tutto è utilizzato per un trattamento detto irrigazione nasale. Questo tipo di trattamento consente di ripulire le narici da tutte le impurità e dagli allergeni che vi si accumulano, permettendo quindi di diminuire i fattori di irritazione. Per poter praticare un’irrigazione nasale occorre scaldare dell’acqua, così da sterilizzarla, e una volta volta raffreddata dissolvere al suo interno del sale da cucina (c’è anche chi consiglia di utilizzare del sale dell’Himalaya), in una quantità che deve essere di circa 9 grammi di sale per litro d’acqua; effettuata questa operazione bisogna versare il contenuto nel neti pot e, con il supporto di un lavabo o di un recipiente di scarico, procedere all’irrigazione vera e propria: inclinando leggermente la testa da un lato e inserendo il beccuccio nella narice superiore bisogna farvi scorrere l’acqua che si è preparata, facendola uscire dall’altra narice. L’operazione va poi ripetuta anche in senso opposto. In questo modo è possibile ridurre da subito il livello degli allergeni, ottenendo un sollievo quasi istantaneo.

Breve storia e altre proprietà

Il neti pot è uno strumento che arriva dall’India, dove è anche utilizzato come parte dell’igiene quotidiana, ed è diffuso per la jala neti, nient’altro che il nome sanscrito dell’irrigazione nasale. La disciplina dell’Hatha Yoga prevede, tra le altre cose, un’ottima pulizia delle narici, per le tecniche di respirazione che si attuano. Gli impieghi del neti pot, non si limitano comunque al solo trattamento delle riniti allergiche o all’igiene personale; ci sono una serie di disturbi minori che possono essere curati, come la sinusite, il raffreddore, il mal di gola, la tosse o l’alitosi. Le sole precauzioni necessarie sono quelle di svolgere il tutto a bocca aperta (per respirare bene), di non scaldare l’acqua che si dovrà far scorrere nelle narici a una temperatura eccessiva e di soffiarla, per evitare il passaggio nelle orecchie, a bassa pressione.

Fonte foto di copertina: wikipedia

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ultimo aggiornamento: 06-05-2016


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