Quella del microstress è una condizione potenzialmente pericolosa. Scopriamo, quindi, come riconoscerlo e come agire.

Ormai da qualche anno, sono sempre più noti i problemi legati allo stress. Ciò che non tutti sanno ma che sta diventando sempre più fonte di studi è che anche uno stress a livelli minimi ma costanti può rivelarsi pericoloso. Anzi, per certi versi può esserlo addirittura di più. E tutto perché spesso chi ne soffre non ne è consapevole. Per microstress, si intende infatti una condizione di tensione o malessere costante e che si accumula nel tempo. Situazione che può portare a svariate complicazioni. Come, ad esempio, l’invecchiamento precoce.

Quali sono le cause del microstress

Parlando di cause, quelle legate al miscrostress sono praticamente le stesse dello stress che tutti conosciamo. Ciò che cambia è la reazione fisica che, invece di essere estrema e quindi visibile come in caso di forte stress è quasi invisibile.
In altre parole, gli eventi che scatenano il microstress sono così piccoli da non scatenare la classica reazione del cervello. Cosa che da un lato può sembrare positiva ma, dall’altro, risulta deleteria per la salute fisica e mentale.

stress
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Quando ci si trova dinanzi a situazioni lievemente stressanti, infatti, in assenza di una reazione cerebrale che ci aiuta ad affrontarla, queste si annidano nella mente, accumulandosi insieme a tante altre e generando così una forma diversa di stress e di cui ancora si parla davvero poco. Le cause possono quindi essere di ogni tipo e vanno dalle troppe email da evadere a piccoli problemi nelle relazioni con amici e parenti, etc…

Quando le situazioni si accumulano, gli effetti sull’organismo sono davvero pesanti e, alla lunga, deleteri. Oltre a star male, infatti, si rischia di vivere sempre sotto pressione e tutto con un organismo che tende ad invecchiare prima e che, nei casi più gravi, può portare a problemi cardiaci e ictus. Motivi in più per cercare di agire per tempo in modo da risolvere la situazione.

Sintomi e cure per il microstress

Quando ci si trova a vivere questa particolare condizione, i sintomi che possono indicare la cosa sono diversi. Si va dall’ansia, all’aumento di peso, fino alla difficoltà nel prendere sonno.
In presenza di questi sintomi, uniti a nervosismo immotivato, depressione e senso generale di benessere è sempre opportuno rivolgersi al medico.

Una volta riconosciuto il problema, infatti, è possibile guarire ed evitare di peggiorare.
Per farlo basta rivolgersi ad uno psicoterapeuta che sia esperto dell’argomento e che sappia come indirizzare verso soluzioni semplici da mettere in atto.

In alternativa, ci sono casi in cui imparare l’assertività e conoscere i propri limiti cercando di non superarli può essere un buon modo per alleggerire la tensione. Anche porre dei freni con eventuali amici che fanno richieste costanti può essere un modo per sentirsi più sereni. E sebbene all’inizio possa sembrare difficile, iniziare ad agire risulta essere quasi sempre un sollievo.

In mancanza degli strumenti personali giusti, il ricorso ad uno psicoterapeuta rimane sempre l’opzione più consigliata ed in grado di muovere i primi passi verso uno stile di vita migliore.

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ultimo aggiornamento: 02-05-2023


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