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La mastectomia preventiva è un tipo di intervento consigliato solo ad alcune donne: vediamo le cause, quanto dura e com’è il post operatorio.
Intervento importante, non solo da un punto di vista fisico ma anche psicologico, la mastectomia preventiva è consigliata soltanto ad alcune donne che presentano determinate mutazioni genetiche. Vediamo le cause di questa operazione, quanto dura e cosa comporta.
Mastectomia preventiva: cos’è e quando serve
La mastectomia preventiva o profilattica è l’intervento di asportazione delle due ghiandole mammarie in una donna ancora sana che potrebbe rischiare di avere un cancro al seno. Ovviamente, è un’operazione che viene presa in considerazione soltanto in presenza di specifiche mutazioni genetiche e dopo aver valutato l’intero quadro clinico di ogni singola paziente. Generalmente, il medico prende in considerazione l’età, il grado di rischio di ammalarsi, i benefici attesi, l’impatto psicologico e i potenziali effetti collaterali della mastectomia.
Le mutazioni genetiche che si prendono in esame prima di optare per un intervento di questo tipo coinvolgono i geni BRCA1 e BRCA2. Quando sono presenti, significa che il paziente potrebbe sviluppare un tumore al seno o alle tube-ovaie oppure altri tipi di cancro (pancreas, prostata e melanoma). E’ bene sottolineare che non si tratta di una certezza, ma di una probabilità. E’ per questo che, prima di sottoporsi ad una mastectomia preventiva, il paziente viene valutato da un équipe di professionisti (senologo, chirurgo plastico, psiconcologo e genetista) e lasciato del tutto libero di scegliere se accettare o meno l’intervento.
Quanto dura l’intervento di mastectomia?
Secondo studi recenti, la mastectomia riduce di almeno il 90% il rischio di ammalarsi di tumore al seno. E’ per questo che anche alcuni personaggi famosi, come la top model Bianca Balti e l’attrice Angelina Jolie, hanno accettato di sottoporsi ad un intervento di asportazione delle mammelle.
Un’operazione di questo tipo dura circa due o tre ore, anche di più se è prevista una ricostruzione mammaria. Si esegue in anestesia generale e il paziente deve restare in ospedale per qualche giorno. La convalescenza prevede una terapia farmacologica per il dolore e altri effetti collaterali come la nausea, riposo con divieto di sforzi eccessivi e un po’ di esercizi di riabilitazione.
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ultimo aggiornamento: 14-12-2022