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Filofobia: di cosa si tratta e come gestirla
Sommario articolo
La filofobia è una vera e propria paura di amare. Scopriamo insieme perché si presenta, come riconoscerla e cosa fare per rimediare.
Quando si parla di filofobia si intende una vera e propria paura legata all’amore e al pensiero di impegnarsi con qualcuno. Si tratta di un vero e proprio problema che, in quanto tale, rientra a pieno titolo tra le fobie.
Spesso sottovalutata o non riconosciuta, può rendere la vita di chi la sperimenta davvero difficile.
Per questo motivo è molto importante imparare a riconoscerla e, subito dopo, a trattarla.
Filofobia: dal significato ai sintomi
Iniziamo dal termine stesso di filofobia e dal significato di questa parola. Il termine deriva infatti dal greco “filos” che significa amore e da “fobia” che come tutti sappiamo descrive la paura o l’ansia legare a qualcosa. Come già accennato, si tratta quindi di una vera e propria fobia che in quanto tale ha dei sintomi ben precisi e che può essere davvero utile imparare a riconoscere.
Andando, quindi, ai sintomi della filofobia, questi sono molto simili a quelli provati per ogni altro disturbo analogo. Si possono quindi riassumere in:
– Tachicardia
– Senso di soffocamento
– Nausea
– Vertigini
– Sudorazione eccessiva
– Disturbi gastrici
– Vomito
– Diarrea
Questi, nel caso della filofobia, tendono a manifestarsi anche solo al pensiero di legarsi sentimentalmente a qualcuno. In altri casi, invece, possono comparire quando ciò avviene e si vive già in una relazione di coppia. Non raramente, questa fobia tende a farsi maggiormente viva nel periodo di San Valentino in cui l’amore è predominante, ricordando tutto ciò che comporta in chi lo teme.
Si tratta quindi di una paura di amare e di essere amati al contempo. Paura che si manifesta insieme alla sensazione di soffocamento, sopratutto quando un’eventuale relazione sembra farsi sempre più seria e duratura.
Come spesso avviene, ci sono quindi diversi livelli di fobia. Così, se sa un lato esistono persone che nonostante tutto riescono ad instaurare delle relazioni, salvo star male quando queste diventano più importanti, altre evitano del tutto i rapporti a rischio sentimento.
Situazioni che fanno male in egual modo perché chi le vive, in realtà, sogna una vita a due. Ma trova impossibile viverla a causa delle emozioni contrastanti e molto forti che prova a riguardo.
Come affrontare la filofobia
Questo problema andrebbe prima di tutto riconosciuto. Solo prendendone coscienza è infatti possibile affrontarlo nel modo corretto. La prima cosa da fare è quella di risalire alle cause che hanno portato a vivere con la paura di amare. Spesso queste sono legate ad un particolare evento traumatico o ad una serie di micro eventi che hanno condizionato la visione dell’amore stesso. Ci sono poi fattori genetici e ambientali che andrebbero considerati e che possono aumentare il problema accrescendone i sintomi.
Una persona che si è sentita abbandonata da piccola, ad esempio, può sviluppare la paura di amare e di sentirsi amato perché farlo potrebbe portare ad una delusione e, quindi, ad un nuovo motivo di sofferenza. Ecco, quindi, che per risolvere questo problema si rivela molto utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta. In questo modo, infatti, è possibile studiare un piano d’azione che sia legato alle cause che hanno portato alla filofobia.
Che si tratti di un normale percorso fatto di parole, di uno volto ad indagare dentro di sé o della più recente tecnica ASMR volta a risolvere traumi individuati e presenti, il risultato sarà comunque positivo. Una volta affrontato il problema e seguendo tutti i piccoli step che servono a tornare alla normalità, chi soffre di filofobia, potrà infatti tornare ad amare e a sentirsi amato senza la paura di star male e senza sentire soffocamento, ansia o altri sintomi negativi. Il tutto per una vita relazionale sicuramente migliore e più appagata e sana che mai.