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La dermatite alla palpebra è una patologia più comune di quanto si pensi. Scopriamo perché si presenta e come curarla.
Chi soffre di dermatite alla palpebra sa bene che si tratta di un problema parecchio fastidioso. Per poterla curare nel modo giusto è però molto importante conoscerne l’origine in modo da potersi muovere senza commettere errori. Le dermatiti palpebrali possono avere infatti origini allergiche ma anche legate ad altri problemi. Scopriamone di più.
Dermatite agli occhi: le cause principali
Quando si parla di dermatite al viso o di eczema alle palpebre, è importante ricordare sempre che si tratta di un problema che per quanto non grave è bene affrontare in modo tempestivo. Cosa che vale ancor di più quando il disturbo si rivela nella zona degli occhi.
Di base, si tratta di un’infiammazione della pelle che va dalle palpebre a tutta la zona che circonda gli occhi e solitamente avviene per una reazione allergica o per il contatto diretto con sostanze irritanti, come ad esempio il trucco o delle creme troppo aggressive.
Tra i sintomi più comuni ci sono:
– Prurito alle palpebre
– Edema
– Pelle secca e/o squamata attorno agli occhi
– Lacrimazione eccessiva
– Eritema
In presenza di questi sintomi è importante comprendere se la causa è effettivamente di tipo allergico o se può essere legata a prodotti irritanti. In entrambi i casi, la prima cosa da fare è quella di smettere di usare i prodotti sospetti.
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Per curare questo tipo di dermatite si deve prima di tutto curare l’igiene degli occhi, andando a lavare per bene tutta la zona al fine di eliminare eventuali residui di sostanze allergizzanti o irritanti. In caso di dermatite da trucco agli occhi, i cosmetici andranno cambiati con altri meno aggressivi ed è possibile che per un po’ di tempo si debba proprio evitare di ricorrere al trucco, almeno nella zona interessata.
In alcuni casi, il problema può sussistere diventando cronico. In tal caso, come per l’orzaiolo, può essere importante consultare un medico al fine di capire qual è il trattamento giusto da applicare. Spesso può rendersi infatti necessario il trattamento con corticosteroidi o antistaminici.
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ultimo aggiornamento: 16-08-2021