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La zuppa di miso è un piatto tipico della cucina giapponese, dalle numerose proprietà benefiche. Vediamo come prepararla con la ricetta originale.
La zuppa di miso, il cui vero nome è misoshiru, è un piatto tipico della cucina orientale, in particolare di quella giapponese. Essa è composta da brodo, tofu, alghe Wakame e miso, un condimento dalla consistenza cremosa, ricavato dalla fermentazione della soia gialla.
Questa zuppa ha pochissime calorie e numerosi benefici, dovuti alla presenza di ingredienti vegetali, ricchi di vitamine e sali minerali. Vediamo come prepararla, seguendo la ricetta giapponese.
Zuppa di miso: la ricetta
Gli ingredienti per preparare la tradizionale zuppa di miso giapponese sono:
– una cipolla,
– una carota,
– un sedano,
– 70 grammi di miso,
– 150 grammi di tofu,
– 2 cucchiaini di alghe Wakame essiccate.
Potete trovare facilmente tutti gli ingredienti nei negozi che vendono cibo etnico e nei grandi supermercati, forniti di un apposito reparto.
Passiamo ora alla preparazione. Innanzitutto, lavate le verdure, tagliatele a pezzetti e mettetele in una pentola d’acqua, per preparare un brodo. Non aggiungete sale e lasciate cuocere per circa mezz’ora. Mentre il brodo cuoce, mettete in ammollo le alghe Wakame essiccate. Quando il brodo è pronto, aggiungete il tofu e fate cuocere per circa un quarto d’ora. A cottura ultimata, togliete la pentola dal fuoco e aggiungete il miso. Servite la zuppa ben calda.
Zuppa di miso: le proprietà
La zuppa di miso ha tantissimi benefici, dovuti alla presenza dello stesso miso, delle alghe e del tofu. Il miso è ricco di proteine, enzimi, vitamine e lattobacilli. Il tofu è un’ottima fonte di proteine vegetali, le alghe contengono sali minerali.
I lattobacilli e gli enzimi aiutano a ristabilire l’equilibrio della flora batterica intestinale e ad alzare le difese immunitarie. I sali minerali rendono il sangue alcalino, contrastando l’eccessiva acidità dovuta alle diete ricche di carne. Infine, pare che la zuppa di miso abbia proprietà disintossicanti, tanto da aver aiutato i sopravvissuti alla bomba atomica a combattere le radiazioni. Insomma, vale davvero la pena di assaggiarla!
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