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La tempura è il metodo di frittura ideale per chi tiene alla propria linea e alla propria salute ma non vuole rinunciare al gusto: impariamo a prepararla.
Il cibo fritto si sa, è amato in tutto il mondo. Difficile resistere al sapore croccante di una frittura appena servita a tavola. Ma sappiamo tutti altrettanto bene che, pur essendo una tecnica di cottura deliziosa, molto spesso risulta essere tutt’altro che salutare per il nostro corpo. Le alte temperature dell’olio ed il suo riutilizzo per la cottura di più alimenti lo rendono cancerogeno e molto pericoloso per la nostra salute. L’altissima quantità di olio assorbito dall’impanatura inoltre, lo trasforma in un acerrimo nemico della nostra bilancia.
Per restare in forma dobbiamo dunque rinunciare al cibo fritto? Assolutamente no. Perché dal vento di oriente ci arriva tra le mani la soluzione perfetta che rispetta la nostra salute, non fa ingrassare ed è deliziosa per il palato: la tempura.
Come preparare la tempura
Prepararla è molto semplice e gli ingredienti sono solamente due: farina di riso e acqua. Qualora non aveste a disposizione della farina di riso potrete sostituirla con della farina bianca di tipo 00. In una terrina versiamo 200 ml di acqua quasi ghiacciata e in una volta sola versiamo 200 g di farina nell’acqua.
Mischiamo il tutto grezzamente, non curandoci dei grumi che verranno a formarsi. La panatura grezza e non liscia è una delle caratteristiche principali per riconoscere una tempura da una frittura tradizionale.
Passiamo alla cottura nell’olio. Il punto fondamentale per la riuscita di questo piatto è la differenza di temperatura tra la pastella preparata e l’olio in cui andremo ad immergerla. L’olio ideale per la tempura è quello di sesamo bianco, in alternativa è anche indicato l’olio di semi di girasole spremuto a freddo. Per evitare che diventi dannoso per il nostro organismo è necessario che la temperatura dell’olio non superi i 180 gradi e perché non assorba olio non sia sotto i 170.
Per verificare la corretta temperatura sarà sufficiente far cadere una goccia di tempura nell’olio: se la goccia comincia a friggere appena tocca il primo strato di olio la temperatura è troppo alta. Perché sia corretta, la goccia di tempura deve andare verso il fondo e risalire sfrigolando dopo pochi secondi.
Questo metodo basato su contrasti di temperature ben precisi, ci permetterà di ottenere un risultato croccante ma non intriso di olio: i due elementi messi a contatto infatti, formeranno una membrana croccante che non permetterà all’olio di penetrare nel cibo, limitando la sua funzione alla doratura esterna.
Cibi adatti alla tempura
A questo punto possiamo immergere gli alimenti che abbiamo deciso di cuocere all’interno della pastella ancora molto fredda per poi gettarli nell’olio. Perché l’impanatura aderisca bene agli alimenti consigliamo di passarli prima leggermente nella farina di riso, di modo che, a contatto con la tempura, quest’ultima aderisca bene.
I cibi più indicati per la tempura sono le verdure in generale con particolare successo riscontrato in carote, fiori di zucca, zucchine, melanzane, champignon, peperoni (tutte tagliate a bastoncino o a fettine) ed il pesce, con un’eccellenza riscontrata in gamberi, totani e branzino.
Il segreto finale per la riuscita ottimale di questa deliziosa e leggera frittura sta nel numero di alimenti immersi (non devono essere troppi né troppo pochi, per evitare di variare troppo la temperatura dell’olio) e nella durata breve della cottura, che deve permettere alla pastella di dorarsi leggermente senza prendere il colore giallo oro più intenso, tipico della nostra frittura tradizionale.
La tempura può essere accompagnata dal tradizionale tè giapponese Matcha che grazie alle sue proprietà accelera naturalmente il metabolismo basale, condizione ideale per bruciare più velocemente il poco olio residuo che abbiamo ingerito con il nostro succulento ma leggero pasto.
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