Sommario articolo
Che cos’è la sindrome mieloproliferativa? Scopriamo quali sono i sintomi, la cura e le aspettative di vita del paziente.
Parlare di sindrome mieloproliferativa non è corretto perché si tratta di un gruppo di malattie e non di un’unica patologia. Sono tutte a carico del midollo osseo e vedono un’alterazione della cellula staminale mieloide, ma è giusto identificarle come sindromi. Vediamo quali sono i sintomi, la cura e le aspettative di vita del paziente che riceve una diagnosi del genere.
Sindrome mieloproliferativa: cos’è?
Le malattie mieloproliferative croniche sono un gruppo di malattie che hanno in comune la proliferazione anomala e neoplastica della cellula staminale mieloide. Questa alterazione vede il midollo osseo produrre troppe piastrine, globuli rossi oppure globuli bianchi. Pertanto, esistono diversi tipi di queste patologie, ognuna con caratteristiche proprie.
Generalmente, le sindromi mieloproliferative si distinguono in due gruppi in base all’assenza o alla presenza della traslocazione t(9;22) che genera il cromosoma Philadelphia (Ph). Quando il Ph è presente si ha la leucemia mieloide cronica (sindrome mieloproliferativa cronica), mentre con Ph negativo possono esserci:
- policitemia vera;
- mielofibrosi primitiva;
- trombocitemia essenziale;
- leucemia neutrofilia cronica;
- leucemia eosinofilia cronica;
- mastocitosi;
- SMP inclassificabili.
Una diagnosi precoce, generalmente fatta con esami del sangue, aspirato midollare e biopsia osteomidollare, è molto importante.
Malattie mieloproliferative croniche: cura e aspettative di vita
Come già sottolineato, le malattie mieloproliferative croniche possono avere sintomi diversi e gli stessi dipendono anche dal grado della patologia. Di conseguenza, anche le aspettative di vita del paziente sono molto diverse. Sono tutte patologie che non si possono prevenire e da cui è impossibile guarire, ma questo non deve abbattere. Possono essere tenute sotto controllo, sia con farmaci che senza, e consentono una esistenza assolutamente normale. La terapia varia da paziente a paziente, ma il sostengo dell’equipe medica è fondamentale.
Riproduzione riservata © 2024 - NB
ultimo aggiornamento: 06-05-2022