La sindrome di Cotard è una patologia psichiatrica molto rara e caratterizzata dalla convinzione di essere morti. Scopriamo da cosa dipende e quali sono le cure.

Quando si parla di malattie psichiatriche le possibilità sono davvero infinite. E spesso, risalire alla causa certa non è facile come si vorrebbe. Un esempio è dato dalla sindrome di Cotard della quale si sa ancora relativamente poco e che, pur essendo rara, merita tutta l’attenzione possibile.
Chi soffre di questa patologia ha infatti la convinzione di essere morto. Cosa che abbassa inevitabilmente la qualità della vita stessa che, pertanto, perde ogni significato possibile.
Ma da cosa dipende la sindrome di Cotard? Ecco tutto quel che è importante sapere.

Sindrome di Cotard: cos’è e come si manifesta

La sindrome di Cotard è a tutti gli effetti una malattia psichiatrica che porta chi ne soffre a credersi morto o privo di tutti gli organi vitali. In altre parole, i malati di questa sindrome, sono convinti di non esistere e per questo motivo perdono del tutto il senso della realtà.

sindrome di Cotard
sindrome di Cotard

Ciò comporta la mancanza di cura per se stessi, le manie di suicidio e altre problematiche piuttosto gravi. Nota anche come sindrome dell’uomo morto, la malattia di Cotard prende il nome dal neurologo che l’ha scoperta e che si chiamava appunto Jules Cotard. Trattandosi di una malattia estremamente rara, ci sono pochissimi studi in merito. Ad oggi, infatti, sono stati diagnosticati circa cento casi connessi ad altre forme di malattia psichiatrica o ad alterazioni cerebrali.

Le cause della sindrome di Corard

Sebbene le origini di questa malattia non siano ancora ben chiara. Al momento, la teoria più accreditata è quella di una disfunzione da parte dell’encefalo che porterebbe ad una percezione diversa di sensazioni ed emozioni. Cosa che, condurrebbe, quindi, alla negazione di sé, di alcune parti del proprio corpo e della vita stessa.

Chi ha questa sindrome, non prova infatti più alcun tipo di emozione. Cosa che “razionalmente” viene tradotta nella convinzione di essere morti. Tra le cause fisiche maggiormente ipotizzate ci sono lesioni o atrofie cerebrali, traumi cranici o formazioni di tumori. Per questo motivo, uno degli esami che si fanno più di frequente è la TAC.

Esame che ha dimostrato più volte come chi soffre di questa sindrome abbia una funzionalità cerebrale simile a quella che si ha durante il sonno o sotto anestesia. In alcuni casi sono state notate delle analogie con pazienti in coma vegetativo.

Sintomi e cure della sindrome di Cotard

È appurato che chi soffre di questa sindrome non provi emozioni di alcun tipo e che, pertanto, si creda morto. Nella maggior parte dei casi (per quanto questi siano davvero pochi) i soggetti con sindrome di Cotard manifestano, però, anche altri sintomi.

Tra questi ci sono l’ansia, malinconia, autolesionismo, delirio, allucinazioni, aggressività, mancato senso di realtà, la depressione e la depersonalizzazione. La condizione rientra quindi tra le più gravi e necessita di un immediato intervento medico.
Quanto alle cure, queste vengono stabilite in base all’anamnesi del paziente e alla gravità della situazione. Prima di stabilire una terapia, quindi, il medico dovrà parlare accuratamente con il paziente e, se possibile, con i suoi familiari.

Fatto ciò, è possibile intervenire con sedute di psicoterapia che, nella maggior parte dei casi, vengono associate con l’assunzione di antidepressivi e antipsicotici.
Nei casi più estremi può rivelarsi necessaria la terapia elettroconvulsiva, utile per ristabilire una connessione tra le fibre nervose legate alle risposte emotive e gli stimoli sensoriali.

L’esito delle cure dipende ovviamente da diversi fattori. In alcuni casi, però, il paziente può tornare ad un senso di realtà e ad una vita il più possibile normale. Detto ciò, il medico dovrà rivalutarne spesso la condizione al fine di riconoscere per tempo eventuali peggioramenti della situazione.

In alcuni casi, ovvero quelli in cui il problema è dovuto alla formazione di masse, la cura consiste nella loro asportazione. Cosa che può portare al corretto ripristino della funzionalità cerebrale e al ritorno degli stimoli in grado di dimostrare al paziente che è vivo.

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ultimo aggiornamento: 19-05-2023


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