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La sindrome di Cogan rientra tra le malattie rare e colpisce per lo più in giovane età. Scopriamo di cosa si tratta, quali sono i sintomi da riconoscere e come si cura.
Quando si parla di sindrome di Cogan, si intende una cheratite interstiziale non sifilitica che coinvolge l’apparato audio vestibolare portando ad una progressiva perdita dell’udito. Si tratta di una sindrome molto rara e della quale si sa ancora poco. Difficile da diagnosticare, a volte può colpire anche altri organi portando anche alcuni problemi al sistema cardiocircolatorio.
Sindrome di Cogan: i sintomi da riconoscere
La distrofia di Cogan tende a presentarsi con iniziali problemi agli occhi e alle orecchie.
Tra i sintomi più comuni ci sono infatti:
– Dolore agli occhi
– Riduzione della vista
– Arrossamento dell’occhio
– Sensibilità alla luce sempre più elevata
– Vertigini
– Ronzii alle orecchie
– Progressiva perdita dell’udito
– Soffi al cuore
– Dolore agli arti
– Vasculite
Sebbene nella malattia di Cogan, gli ultimi tre sintomi siano meno frequenti, questi non andrebbero mai sottovalutati. Può capitare infatti che il morbo di Cogan colpisca anche altre zone.
Quanto alla diagnosi, questa inizia a figurarsi quando si presenta un’infiammazione della cornea alla quale seguono di solito una visita oculistica e tutta una serie di accertamenti che servono ad escludere altre malattie con sintomi simili. E tutto al fine di poter poi giungere alla diagnosi della sindrome.
Ad oggi, infatti, non esistono esami specifici per diagnosticarla e molto dipende dall’osservazione dei vari sintomi e dallo studio degli stessi.
Sindrome di Cogan: cura e possibili rimedi
In genere, si stima che soffre di questa sindrome tende ad avere problemi visivi ed uditivi nell’arco di due anni dal suo inizio. Se presa per tempo si può evitare l’aggravarsi degli stessi, evitando, ad esempio, la sordità.
I farmaci solitamente impiegati sono a base di corticosteroidi. A questi si possono poi aggiungere gli immunosoppressivi e in casi più difficili anche farmaci di tipo diverso, soprattuto se nella malattia è coinvolto anche il cuore.
In alcuni casi, infatti, si può andare incontro anche ad un’infiammazione dei vasi sanguigni che può rientrare con le giuste cure. Anche la vista può migliorare mentre l’udito risulta di solito raramente curabile. Tuttavia se ne può frenare la perdita in modo importante se si agisce nei giusti tempi.
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