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Scopriamo tutto quel che c’è da sapere sui semi d’uva e se fanno male o bene alla salute.
Sono in tanti a chiedersi se i semi d’uva fanno male o bene. Si tratta infatti di una parte di questo frutto che nel tempo è stata spesso condannata per via di alcuni problemi che può provocare se ingerita nel modo sbagliato. A riguardo, però, ci sono informazioni importanti da conoscere perché anche se non tutti lo sanno, i semi d’uva hanno proprietà molto importanti e che vale davvero la pena approfondire.
Semi d’uva: i benefici più importanti
Iniziamo con il dire che i semi d’uva non sono tossici come si potrebbe pensare.
Da essi, infatti, viene anche estratto il famoso olio di vinaccioli che è particolarmente prezioso per via dei tanti benefici che apporta alla salute. Tra i tanti ricordiamo:
– Sono ricchi di flavonoidi
– Disinfiammano l’organismo
– Proteggono da infarti e ictus
– Alleviano i problemi alle gambe
– Migliorano la circolazione
– Disintossicano l’organismo
– Proteggono l’apparato gastrico
– Fanno bene alla pelle
È inoltre importante sapere che semi d’uva e intestino vanno particolarmente d’accordo. Questi, aiutano infatti a contrastare la stitichezza. Detto ciò, è sempre bene masticarli e non ingerirli sani. E questo anche se per alcuni, gli acini dell’uva possono avere un sapore amarognolo.
Come consumare i semi d’uva nel modo corretto
Ora che abbiamo appurato che mangiare i semi d’uva non è dannoso, è importante capire come muoversi in tal senso. Come già accennato questi andrebbero sempre masticati e non ingeriti sani. Farlo infatti, alla lunga, può comportare alcuni problemi, sopratutto se si soffre di diverticoli o di problemi analoghi.
Se proprio non si riesce a masticarli, è preferibile non ingerirli e sfruttarne le proprietà attraverso integratori e olio di vinaccioli. Inoltre, anche se non tutti lo sanno, esiste addirittura una farina di vinaccioli che pare sia molto buona e che è naturalmente priva di glutine.
Le possibilità sono quindi davvero tante e tutte in grado di apportare benefici diversi, purché si scelga di consumare i semi nel modo corretto e non si esageri (cosa che vale per tutti gli alimenti) con le quantità.
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