Bellezza
Creme e cosmetici: come capire quando scadono
Sommario articolo
Non tutti lo sanno ma creme e cosmetici hanno una data di scadenza. Scopriamo qual è e come riconoscerla.
Le creme e i cosmetici che usiamo tutti i giorni hanno una data di scadenza anche se questa non è sempre facile da riconoscere.
Oltre che a preoccuparsi della loro integrità durante l’uso è quindi importante capire tutto quello che c’è da sapere riguardo la scadenza e, cosa non meno importante, il PAO. Un dato molto importante per non rischiare di applicare sulla pelle un prodotto che oltre ad aver perso gran parte della sua efficacia potrebbe risultare addirittura nocivo.
PAO: cos’è e come riconoscerlo
Tutti i flaconi, le creme, i barattoli e le confezioni di cosmetici che abbiamo in casa contengono un’importante dicitura che si chiama PAO (Period After opening) e che indica il periodo in cui si potrà mantenere il prodotto dopo la sua apertura.
Questo dato che viene solitamente indicato in mesi è estremamente importante e richiesto a norma di legge. Ancor più della scadenza, che prescinde il momento in cui una confezione viene aperta, sapere quanto questa può resistere quando è in uso si rivela davvero importante.
Il PAO varia ovviamente da un prodotto all’altro e dipende in modo particolare dal tipo di ingredienti (INCI) che lo compongono. Detto ciò, può essere utile sapere che, in genere, i prodotti aperti durano anche in base alla tipologia. I mascara, ad esempio, durano circa sei mesi mentre le creme possono arrivare a dodici. Le matite e gli eyeliner possono arrivare a due anni mentre ciprie, blush e prodotti in polvere si spingono fino ai tre anni.
Detto ciò, il PAO viene indicato con la dicitura M anticipata dai mesi di durata del prodotto. Degli esempi sono, quindi, 6M o 12M e indicano a loro volta 6 mesi e 12 mesi di durata.
Ovviamente, non si può ricordare sempre e con esattezza da quanto si sta usando un prodotto. Sopratutto se questo non si usa sempre e tende a durare più degli altri. Un esempio possono essere la crema solare, il colore per capelli o le creme anti cellulite. In questi casi ci si può affidare alla data di scadenza che, però, come già detto non è obbligatoria.
Per fortuna, molte aziende tendono comunque a indicarla sui vari prodotti o sulle confezioni degli stessi. In sua assenza è importante controllare al meglio il prodotto valutandone il colore, l’odore e l’aspetto. Una crema ad esempio non dovrà presentare grumi, mentre un rossetto dovrà risultare sodo e con un colore omogeneo. Detto ciò, nel dubbio, ci si può attenere alle indicazioni generali riportate sopra.
Come agire con i prodotti ancora chiusi
Capita spesso di fare scorta di un determinato prodotto e di non sapere come gestirsi in assenza di una data di scadenza. Sebbene chiusi, il loro deterioramento avviene comunque e per questo motivo è preferibile non andare oltre un tempo che si può determinare in modo indicativo.
Per i cosmetici in generale non si dovrebbe mai andare oltre i due anni ma ciprie, ombretti e alcuni rossetti possono durarne anche cinque. Anche in questo caso, una volta aperti, è importante controllarli con cura in modo da accertarsi per tempo di possibili problemi.