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La paura di addormentarsi è una rara condizione che provoca ansia e agitazione proprio prima di andare a dormire. Scopriamo di cosa si tratta e quali sono i rimedi.
La paura di dormire, conosciuta anche come somnifobia o clinofobia, è uno dei tanti disturbi legati al sonno. Proprio come gli l’insonnia o gli spasmi notturni, anche questa condizione provoca gravi ripercussioni sull’equilibrio mentale e fisico dell’individuo. Infatti non riuscendo a dormire l’organismo non è più in grado di riposare e immagazzinare le energie necessarie ad affrontare la giornata. Vediamo quindi di capire in dettaglio di cosa si tratta e come è possibile curare questa condizione.
Paura di dormire: cause e diagnosi
Quando si sente parlare di paura di dormire, si fa riferimento ad una particolare condizione per cui l’individuo prova ansia ed agitazione prima di coricarsi. In alcuni casi la somnofobia è una conseguenza di altri disturbi del sonno come l’insonnia. Come ad esempio la paralisi del sonno, che si verifica quando ci si sveglia con una paralisi muscolare che impedisce i movimenti.
In altri casi però la paura di dormire può essere provocata da incubi particolarmente travagliati che scatenano nell’individuo ansia anche durante il giorno. L’angoscia legata all’incubo diventa quindi un pensiero fisso, che spinge chi soffre di clinofobia a non voler dormire per evitare di affrontare nuovamente l’incubo. In altri casi la paura di dormire e gli incubi potrebbero essere la conseguenza di un disturbo post traumatico, come ad esempio essere essere testimoni di un crimine o un incidente.
Infine una delle cause più diffuse di somnofobia è l’eccessiva, seppur improbabile, preoccupazione che qualche malintenzionato possa entrare in casa durante la notte. Va però sottolineato che, disturbi come la paura di dormire si sviluppano soprattutto durante l’infanzia, quindi potrebbe essere complicato risalire alla causa primaria di questa condizione. In ogni caso però si può diagnosticare la somnofobia consultando uno psicologo o uno psicoterapeuta, che cercheranno di individuare il disturbo tramite dei campanelli d’allarme come:
-durata del problema superiore a tre mesi
-diminuzione di qualità e quantità di sonno
-insorgenza di ansia e angoscia
-problemi nelle relazioni sociali o professionali
Paura di dormire: i sintomi
Ora che abbiamo abbastanza chiare le cause alla base della paura di dormire, cerchiamo di capire quali sono i sintomi connessi a questo disturbo. Nello specifico la somnofobia si presenta con sensazione di ansia e angoscia quando si avvicina il momento di andare a letto.
Ma sono molto diffusi anche attacchi di panico, problemi di concentrazione e memoria, e sbalzi di umore, legati al poco riposo. Ovviamente però, anche se si soffre di questo disturbo, il nostro organismo tenta di reagire anche dal punto di vista fisico. In particolare possono presentarsi:
-tachicardia e innalzamento della pressione
-nausea e problemi gastrointestinali
-pianti e crisi, tipici soprattutto per i bambini
In alcuni casi può capitare che chi soffre di somnofobia provi a stordirsi con alcol o droghe per evitare paura e angoscia, mentre altri soggetti tengono TV e luci accese tutta le notte.
Paura di dormire: rimedi e soluzioni
Come abbiamo capito, anche se si soffre di paura di dormire, non si può evitare di andare a riposare, altrimenti tutto l’organismo potrebbe risentirne gravemente.
In generale per risolvere questa condizione si cerca, attraverso un psicoterapia, di individuare il trauma o la causa scatenante del disturbo. Però, quando questo non è possibile, si ricorre ad un trattamento definito terapia dell’esposizione. Si tratta di una tecnica per cui il malato viene più volte esposto agli stimoli che gli provocano paura, spingendolo a superarla.
Questa terapia è una delle più utilizzate per risolvere altri stati d’ansia, motivo per cui è particolarmente efficacie anche contro la paura di dormire. Nello specifico si impiegano tecniche di rilassamento e di visualizzazione di immagini, o si fa dormire il malato sotto osservazione.
Molto spesso, dopo aver capito che non sono soli nella stanza, i pazienti riescono a prendere sonno e possono quindi replicare le stesse condizioni a casa, magari chiedendo aiuto ad un amico o un familiare. In altri casi viene imposta la negazione del sonno, ovvero una restrizione che permette di dormire solo in determinati orari.
Questo aiuta l’organismo a ritrovare l’equilibrio psicofisico e la giusta alternanza tra riposo e veglia. Un’altra terapia utilizzata per trattare la paura di dormire è quella cognitiva, più efficacie se si conoscono le cause scatenanti dell’ansia. Attraverso una serie di sedute lo specialista aiuta l’individuo a modificare i pensieri negativi, in modo da non subire più ansia e paura.
In ogni caso però ricordiamo che se si soffre di paura del sonno bisogna evitare i rimedi fai da te ed è fondamentale rivolgersi ad un medico specializzato, magari anche un terapista. Infatti solo i professionisti son in grado di diagnosticare il disturbo e di intervenire in modo efficacie.
Fonte foto di copertina: https://www.pexels.com/it-it/foto/addormentato-adulto-assonnato-bianco-935777/
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ultimo aggiornamento: 18-12-2020