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Cosa fare se si scopre di avere una pallina vicino all’inguine? Le cause possono essere diverse, ma è opportuno consultare il proprio medico.
L’autopalpazione è fondamentale, non solo per quel che riguarda il seno. Lo è anche all’inguine perché potrebbe aiutarvi a scoprire per tempo un linfonodo ingrossato. Come si riconosce? Semplice, è una pallina vicino all’inguine. E’ bene sottolineare, però, che questa protuberanza potrebbe indicare anche altre problematiche.
Pallina vicino inguine: cause e sintomi
Avete scoperto di avere una pallina vicino all’inguine? Senza andare nel panico, questa condizione necessita di essere sottoposta all’attenzione del proprio medico il prima possibile. Potrebbe, infatti, essere il campanello di allarme di diverse problematiche, alcune di poca importanza mentre altre piuttosto serie. Da un linfonodo ingrossato ad un semplice brufolo, passando per una cisti o un pelo incarnito: la pallina vicino all’inguine potrebbe indicare diverse condizioni. Generalmente, se è più piccola di una noce ed è morbida al tatto non dovrebbe essere preoccupante, ma è comunque necessario chiedere il parere del medico.
Al fine di individuare linfonodi inguinali è consigliato procedere con l’autopalpazione. E’ semplicissimo: con i polpastrelli esercitate un movimento circolare sulla zona dall’inguine. Così facendo andrete ad individuare eventuali zone più gonfie. Se avvertite una pallina potrebbe indicare una infezione in corso, lesioni o traumi, oppure un tumore. Solitamente, se si tratta di un’infezione, la parte interessata si sgonfierà da sola, senza particolari trattamenti. In caso contrario, potrebbe trattarsi di un linfoma. In quest’ultima condizione, si potrebbero accusare anche febbre, stanchezza e sudorazione.
Pallina vicino inguine: come agire?
La pallina all’inguine, però, potrebbe anche indicare un’ernia inguinale oppure una tumefazione inguinale. In ogni modo, la prima cosa da fare, specialmente quando la problematica non scompare nel giro di pochi giorni, è rivolgersi al proprio medico. Molto probabilmente, lo specialista consiglierà un’ecografia, esami del sangue e, in casi dubbi, una biopsia. Se la cisti è nei pressi delle zone intime sarà necessaria una visita ginecologica.
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ultimo aggiornamento: 24-11-2022