Alimentazione
L’olio di girasole fa male? Ecco tutti i benefici e le controindicazioni
Sommario articolo
L’olio di semi di girasole fa male oppure no? Scopriamo tutte le proprietà benefiche e le possibili controindicazioni di quest’olio vegetale.
L’olio di girasole è un olio vegetale estratto dai semi della pianta Helianthus annus, comunemente nota come girasole, appunto.
Quest’olio è ricco di vitamina E e acidi grassi essenziali, ma ha anche alcuni effetti collaterali che non andrebbero sottovalutati. Ad esempio, è molto calorico e non è l’olio ideale per le fritture, anche se spesso viene utilizzato al posto di quello di oliva perché più economico. Vediamo nei dettagli quali sono tutte le sue proprietà e le controindicazioni.
Olio di girasole: proprietà
Le proprietà dell’olio di semi di girasole sono davvero tante; si tratta di un prodotto ricchissimo di acidi grassi insaturi, in particolare l’acido linoleico e l’acido oleico, entrambi precursori degli acidi grassi essenziali omega 3 e 6. Questi acidi grassi sono un valido aiuto nella lotta contro il colesterolo, perché fanno abbassare i livelli di colesterolo LDL, cioè quello “cattivo”, e aumentare quelli di colesterolo HLD, il “buono”.
Inoltre, questo olio contiene quantità elevate di vitamina E, dal potere antiossidante. È ottimo, quindi, per contrastare la formazione di radicali liberi e l’invecchiamento precoce, per garantire il corretto funzionamento dei muscoli e per rafforzare il sistema immunitario. Da questo punto di vista, possiamo addirittura ritenerlo migliore dell’olio d’oliva.
Oltre alla vitamina E, contiene anche le vitamine B6, la B5, la B3 e i folati, tutti elementi indispensabili per la salute del sistema nervoso. Per quanto riguarda i minerali, l’olio di semi di girasole ha un discreto contenuto di manganese, magnesio, fosforo, ferro, rame, selenio e zinco: la grande presenza di minerali aiuta a rinforzare le ossa, i tessuti, il sistema immunitario e il circolo del sangue, prevenendo anche malattie cardiovascolari.
Olio di semi girasole: controindicazioni
Abbiamo posto una domanda all’inizio dell’articolo, ed è ora di rispondere: quest’olio fa male? La risposta è no, ma solo se lo si usa nel modo giusto. Anche se l’olio extravergine d’oliva è sicuramente da preferire, l’olio di semi può essere utilizzato per condire insalate e altre pietanze a crudo.
Molte persone usano l’olio di girasole per friggere, ma il suo punto di fumo è bassissimo, e per questo nonostante sia più economico di quello d’oliva non è una buona scelta.
Per essere più precisi, il suo punto di fumo è a 130 °C (per fare un paragone, l’olio di arachide ce l’ha a 180 °C, l’olio extravergine di oliva a 210 °C). Inoltre ad alte temperature tende a deteriorarsi e a rilasciare sostanze potenzialmente tossiche. Meglio, quindi, usarlo solo a crudo o a basse temperature e utilizzare altri oli, come quello di oliva e di arachidi, per friggere.
Olio di girasole: calorie
L’olio di semi di girasole è molto calorico: 100 grammi contengono ben 884 calorie. Meglio, quindi, non esagerare con il consumo. C’è da dire, in ogni caso, che le calorie degli olii in generale si aggirano su questo valore, dunque quello di girasole non è più o meno grasso di altri.