Una panoramica sui nutraceutici e un suggerimento per regolare il colesterolo in maniera naturale.

L’attenzione collettiva verso la sana alimentazione non è mai stata così accentuata come in questo periodo storico. Rispetto al recente passato, infatti, emerge una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori sulle proprietà salutistiche degli alimenti. A determinare questa crescente attitudine concorrono diversi fattori, tra cui un’informazione più accurata e diffusa sull’argomento e, in generale, una sensibilizzazione al benessere e alla prevenzione da perseguire attraverso rimedi naturali.

In questo scenario si colloca l’ascesa della nutraceutica, un settore in forte espansione che coniuga, come suggerisce il termine, la nutrizione e la farmaceutica. Se è vero che gli scaffali dei supermercati sono sempre più popolati da quelli che vengono definiti alimenti funzionali, ovvero cibi e bevande ricchi di proprietà benefiche per la salute, la nutraceutica rappresenta un ulteriore passo verso l’aspirazione al benessere naturale da ricercare tramite gli elementi virtuosi per la salute presenti negli alimenti.

Che cos’è la nutraceutica?

È l’approccio che la scienza riserva agli alimenti. Per rispondere alla crescente domanda di benessere naturale, gli istituti di ricerca di tutto il mondo, pubblici e privati, stanno concentrando importanti risorse nello studio delle virtù salutistiche dei cibi, con una particolare attenzione verso gli alimenti di derivazione vegetale (frutta e verdura), effettuando test in laboratorio, analizzando la loro efficacia per il trattamento e la prevenzione di determinate patologie e sviluppando soluzioni naturali che ne amplifichino i benefici per la salute.

I nutraceutici, quindi, racchiudono le proprietà benefiche degli alimenti che, dopo accurati studi scientifici, hanno dimostrato di avere effetti positivi per la salute. Tendenzialmente si vendono in farmacia, parafarmacia oppure on-line e si presentano sotto forma di pillole, ma non solo.

Nutraceutici
Nutraceutici

Spesso vengono proposti sul mercato con l’appellativo di integratori alimentari, ma per capire i nutraceutici cosa sono è necessario comprendere la piccola differenza di concetto che sussiste tra le due categorie: mentre i nutraceutici contengono proprietà alimentari virtuose già presenti nell’alimentazione di tutti i giorni, potenziandone gli effetti per la salute, gli integratori, invece, vanno a sopperire alcune carenze o incrementare particolari fabbisogni. In entrambi i casi, di norma, non è prevista una prescrizione medica.

I nutraceutici cosa sono: alcuni esempi

Il mercato dei nutraceutici è in forte crescita, soprattutto in Italia. L’offerta è ricca e variegata. Si va dal triptofano al lievito di birra, passando per la bromelina, l’omega 3, l’omega 6, gli isoflavoni del trifoglio e tante altre sostanze di origine vegetale. Ognuna di queste proposte naturali si prefigge uno scopo terapeutico oppure di prevenzione. La bromelina, ad esempio, è indicata per il riassorbimento degli edemi; gli isoflavoni del trifoglio, invece, vengono suggeriti per contrastare gli effetti indesiderati della menopausa.

Nella famiglia dei nutraceutici ci sono anche i flavonoidi, ovvero sostanze contenute in alcuni alimenti di origine vegetale (pomodori, cavoli ecc.) che si caratterizzano per la loro attività antiossidante e immunoprotettiva.

La mela annurca contro il colesterolo alto

A proposito di flavonoidi, in seguito ad uno studio condotto dall’Università degli Studi di Napoli Federico II in tema di alimenti funzionali è stato sviluppato un nutraceutico a base di mela annurca che regola i livelli di colesterolo.

I ricercatori, infatti, hanno individuato in questa particolare tipologia di mela, tipicamente campana e contrassegnata dal marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta), una folta presenza di una speciale categoria di flavonoidi, le procianidine B2, che le mele annurche producono in forte quantità per difendersi dalle insidie ambientali tipiche di un terreno ostile come quello vesuviano.

Il trial clinico ha evidenziato gli effetti terapeutici delle procianidine B2 e, in generale, della mela annurca sui livelli di colesterolo. Gli esiti della ricerca accademica condotta dall’ateneo campano hanno evidenziato una duplice azione della mela annurca: da una parte riduce i valori di colesterolo “cattivo” (LDL), dall’altra incrementa i valori di colesterolo “buono” (HDL), oltre a rendere più spessi e folti i capelli.

Da questi studi è stato sviluppato il Nurvast, il nutraceutico a base di mela annurca indicato per l’ipercolesterolemia moderata (fino a 260 mg/dL). Una soluzione naturale, clinicamente testata e priva di effetti collaterali.

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ultimo aggiornamento: 17-06-2019

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