norovirus
Sommario articolo
Il 2023 si è aperto con diversi tipi di influenze tra le quali si sta facendo sempre più spazio quella intestinale causata dal Norovirus. Si tratta di un particolare stato influenzale, altamente contagiosi e con sintomi altamente debilitanti. Un’influenza che è quindi molto importante riconoscere per tempo al fine di porvi le giuste cure e di guarire il prima possibile.
Ecco, quindi, tutto quel che c’è da sapere sull’influenza intestinale da Norovirus.
Iniziamo con il parlare del Norovirus o virus di Norwalk. Si tratta di un virus che appartiene alla famiglia dei Caliciviridae e che riguarda in particolar modo le gastroenteriti acute di origine alimentare. Di larga diffusione, è estremamente contagioso, sopratutto in luoghi affollati e dove si condivide il cibo. Allo stesso tempo, però, regredisce abbastanza in fretta, sopratutto se ben curato.
In genere, questo virus ha origine da acque infette, contaminazioni crociata sugli alimenti e contatto con vomito, feci o anche solo saliva di chi ha già la malattia.
Il contagio avviene all’incirca nell’80% dei casi, con un’incubazione che va dalle 12 alle 72 ore. I sintomi invece tendono a manifestarsi nell’arco delle 24 ore e durano all’incirca tre giorni.
L’aspetto positivo dell’influenza intestinale da Noravirus è, senza alcun dubbio, la durata piuttosto limitata. A preoccupare è invece l’entità. Il decorso è infatti piuttosto violento portando ad una serie di sintomi debilitanti ed in grado di spossare l’organismo.
Tra questi, i più noti sono:
– Cefalea
– Nausea
– Vomito
– Diarrea
– Crampi addominali
– Febbre
– Dolori muscolari
– Stanchezza
– Astenia
– Mancanza di appetito
– Disidratazione
Questi sintomi sono solitamente pesanti ma in grado piuttosto pesante ma non grave. Tuttavia, è sempre bene prestare attenzione in caso di soggetti anziani, bambini, immunodepressi o a rischio per qualsiasi altro problema. Sebbene si crei una sorta di immunità è importante sapere che questa ha la durata di poche settimane. Motivo per cui entro qualche tempo è possibile contrarre nuovamente il virus.
La primissima cosa da fare quando si soffre di quest’influenza consiste nell’evitare la disidratazione causata da diarrea e vomito. È quindi fondamentale bere molta acqua, magari a piccoli sorsi ma senza mai trascurare questo aspetto. Le cure mediche variano da persona a persona e possono essere prescritte solo dal medico curante.
Ad esse andrà associato il riposo, il consumo di cibi leggeri e se prescritto l’uso di bevande in grado di reintegrare i sali minerali persi. In base all’entità degli episodi di vomito, il medico può successivamente decidere di prescrivere dei fermenti lattici per aiutare l’organismo a riprendersi e per salvaguardare il microbiota.
In linea di massima, quindi, è importante restare a casa, bere molto e ovviamente solo acqua naturale, té leggeri e per chi se la sente qualche brodo leggero. Per quanto riguarda il cibo è consigliato il consumo di carne magra, cereali complessi come riso o pane tostato, patate e parmigiano. Nel giro di due o tre giorni, ci si sentirà sempre meglio e maggiormente in grado di consumare cibi diversi e più complessi.
Evitare quest’influenza non è semplice. Tuttavia ci sono delle norme igieniche che possono essere d’aiuto. La prima è quella di lavarsi sempre le mani, di consumare sempre cibi dei quali si conosce la provenienza e di disinfettare tutte le superfici con le quali possono venire a contatto persone infette. Se si lavora con il cibo o con i bambini, queste norme igieniche devono essere rafforzate maggiormente al fine di evitare l’esagerata diffusione del virus che, per quanto non sia grave, è davvero di grande impatto.
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