Le noci sono un alleato per combattere il colesterolo, ma è necessario fare attenzione alle quantità: quante se ne possono mangiare?

A patto che siano consumate con moderazione e all’interno di uno stile di vita/alimentare sano ed equilibrato, le noci sono un vero e proprio toccasana. Nei riguardi del colesterolo sono quasi miracolose, visto che abbassano i livelli di LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo) e lasciano invariati i valori di quello buono. Vediamo quante se ne possono mangiare.

Noci e colesterolo: un’accoppiata vincente

Noci e colesterolo può davvero essere considerata un’accoppiata vincente. Questa frutta secca, inserita all’interno di un regime alimentare equilibrato, può aiutare a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo LDL (cattivo) nel sangue. Ovviamente, ciò può accadere soltanto nel momento in cui un soggetto conduca uno stile di vita sano, che comprenda anche un minimo di attività fisica.

Quante noci al giorno per abbassare il colesterolo? Secondo diversi studi, basta consumarne 40/80 grammi al dì per avere una diminuzione di colesterolo cattivo di circa 8-12 mg/dL. I valori del colesterolo buono, invece, restano invariati. Questa preziosa frutta secca, oltre a grassi polinsaturi e monoinsaturi, contiene anche l’arginina e la vitamina E. Nello specifico, i valori nutrizionali di 100 grammi di noci sono:

  • Energia 612 KCal
  • Carboidrati 12.05 g
  • Proteine 24.9 g
  • Lipidi totali 56.98
  • Grassi saturi, totali 1.306 g
  • Grassi monoinsaturi, tot. 10.425 g
  • Grassi polinsaturi, tot. 42.741 g (di cui omega-sei 33.727 g e omega-tre 8.718 g)
  • Colesterolo 0 mg
  • Vitamina E 3.85 mg

Noci, colesterolo e trigliceridi: cosa sapere?

Dopo aver appurato che le noci abbassano il colesterolo, diamo uno sguardo all’effetto che hanno sui trigliceridi. Essendo ricche di grassi polinsaturi e monoinsaturi, in particolare di acido oleico, sono utili anche per ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue. E’ bene sottolineare che le noci devono sempre essere consumate con moderazione perché hanno un elevato apporto calorico. Pertanto, vanno inserite nella dieta come spuntino oppure in sostituzione di altri alimenti, magari al posto dell’olio extravergine di oliva nei primi piatti o nelle insalate.

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ultimo aggiornamento: 27-11-2022


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