Alimentazione

Nespolo giapponese: dalla coltivazione alla fioritura tardiva

Il nespolo giapponese non è soltanto un albero ornamentale, ma anche da frutto. Vediamo quali sono i consigli per la coltivazione.

Di origini nipponiche, il nespolo giapponese è un bellissimo albero che fornisce frutti simili alle albicocche. Non solo, anche i suoi fiori a grappolo, bianchi-rosati e a forma di stella, sono davvero bellissimi. Scopriamo tutto sulla pianta che simboleggia l’imbarazzo.

Nespolo giapponese: tutto sull’albero

Il nespolo giapponese, il cui nome scientifico è Eriobotrya japonica, appartiene alla famiglia delle Rosacee. La seconda parte del suo nome indica la provenienza della pianta, mentre la prima viene largamente utilizzata per indicare i frutti, simili alle albicocche sia per la forma che per il sapore. Il nespolo del Giappone è un albero sempreverde dalle dimensioni ridotte (non supera mai i 6 metri di altezza), ad oggi coltivato in tutto il mondo.

Le sue foglie sono verde scuro e ovali, con la forma appuntita, lucide e rugose, e tendono a svilupparsi soprattutto sulla parte alta della pianta. Nel corso della stagione autunnale, produce dei piccoli fiori a grappolo bianchi-rosati, che hanno una forma che ricorda quella delle stelle e un profumo che si espande su tutta la zona circostante. La sua fioritura, considerata tardiva, dura dal mese di ottobre a dicembre. I frutti, invece, appena giungono a maturazione hanno un colore arancione, mentre la polpa non è eccessivamente aromatica. Generalmente, sono pronti da mangiare in primavera, tra aprile e i primi giorni di giugno, a seconda della zona.

Pianta nespolo giapponese: la coltivazione

Per quel che riguarda nespolo giapponese e coltivazione, non ci sono particolari regole da rispettare, se non la posizione soleggiata e il terreno ben drenato prima della collocazione. Quanti hanno intenzione di piantarlo come albero da frutto, però, dovrebbero potarlo in basso, in modo da consentire una crescita compatta e rendere più facile la raccolta delle nespole. Si tratta di una pianta rustica, motivo per cui resiste anche alle temperature più basse, ma non sopporta troppo il gelo. In Italia viene coltivato al Sud come albero da frutto, mentre al Nord con scopo ornamentale.

Fabrizia Volponi

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