Il morbo di Still è una malattia reumatica che può colpire sia i giovani che gli adulti. Scopriamone di più e come si manifesta.

Quando si parla di morbo di Still si intende un problema che in base al momento di insorgenza cambia nome. Quando colpisce da giovani si parla infatti di artrite idiopatica giovanile sistema mentre da adulti cambia nome in malattia di Still dell’adulto.
Ecco, quindi, tutto quel che c’è da sapere a riguardo.

Morbo di Still: come compare

Questa malattia tende a manifestarsi con una serie di sintomi tra i quali i più importanti sono la febbre alta, i dolori articolari, le eruzioni cutanee, il senso di affanno, un alterato metabolismo epatico, l’aumento dei globuli bianchi e l’ingrossamento dei linfonodi.

morbo di still
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In genere, è una patologia che una volta in atto è possibile riconoscere piuttosto facilmente e tutto grazie ad una diagnosi di esclusione. Seppur simile all’artrite reumatoide, presenta infatti alcune differenze che possono renderne più semplice l’individuazione.

Morbo di still: guarigione e terapie

In caso di morbo di still giovanile, se in un primo momento l’unica cura disponibile era quella a base di cortisone, ad oggi ci sono nuovi rimedi che risultano essere più efficaci.
Tra questi sono stati introdotti i farmaci che inibiscono le due citochine che sono alla base della malattia. Purtroppo non tutti i bambini rispondono allo stesso modo alla cura e ciò rende la stessa “sperimentale” e da considerarsi come un rimedio in attesa di nuove strategie più performanti.

Per quanto riguarda gli adulti, invece, la malattia risulta essere più complicata.
In tal caso la terapia serve più a cercare di controllare i sintomi e di evitare possibili danni negli organi coinvolti. In tal caso, per il morbo di Still, la prognosi è variabile e dipende dalla reazione ai vari farmaci.
In età adulta, infatti la terapia è di tipo diverso e va dagli antinfiammatori (per le forme meno gravi) agli immunosoppressori (in uso insieme ai primi), fino ai così detti farmaci biologici usati solitamente in casi più gravi ma sempre più spesso al fine di evitare proprio il peggioramento dei sintomi.

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ultimo aggiornamento: 06-09-2022

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