Dal morbo di Crohn non si guarisce, ma è possibile ridurre l’impatto della malattia sulla vita quotidiana grazie ad alcuni accorgimenti.

Il morbo di Crohn appartiene ad una serie di malattie infiammatorie croniche dell’intestino, di origine autoimmune. Si presenta specialmente in giovane età, con una vasta gamma di sintomi di origine gastrointestinale, ma non solo. Spesso infatti la malattia viene diagnosticata in ritardo proprio a causa di vari disturbi di salute che non vengono inquadrati, in un primo momento, nella sintomatologia del morbo di Crohn. È però importante arrivare il prima possibile a una diagnosi, perché il rischio di complicazioni aumenta con il passare del tempo.

Le cause del morbo di Crohn

Morbo di Crohn
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Non vi è ancora chiarezza sulle cause scatenanti del morbo di Crohn, ma l’ipotesi più probabile coinvolge una combinazione di fattori. Pare infatti che la malattia abbia origine autoimmune: il sistema immunitario, quindi, aggredisce l’apparato gastrointestinale provocando l’infiammazione.

È possibile che la patologia abbia un carattere genetico, dal momento che la probabilità di svilupparla è maggiore se un consanguineo ne è già affetto. Alcuni studi hanno trovato una correlazione tra fattori ambientali e aumento del rischio: in particolar modo il fumo e l’utilizzo di alcuni farmaci rappresenterebbero possibili concause del morbo di Crohn.

I sintomi del morbo di Crohn

La malattia ha andamento cronico, per cui i sintomi hanno dei periodi in cui sono particolarmente accentuati e altri in cui invece regrediscono fino anche a scomparire. Principalmente, il morbo di Crohn si presenta con problemi gastrointestinali di varia intensità: dolori addominali, diarrea, meteorismo, nausea, vomito, perdita di peso. Nei bambini, la patologia provoca scarsa crescita, febbre ricorrente, disidratazione e malassorbimento.

Ma il morbo di Crohn può causare anche sintomi extraintestinali, quando l’infiammazione colpisce altri organi. A questa malattia sono stati associati uveite, artrite, spondilite anchilosante, eritema, embolia polmonare, anemia emolitica, osteoporosi e problemi neurologici. Se trascurata, la patologia può evolvere dando vita ad alcune complicazioni piuttosto serie: ostruzione intestinale, ulcere, malnutrizione e cancro al colon.

La dieta per il morbo di Crohn

Morbo di Crohn
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Non esiste ancora una cura definitiva per questa malattia, sebbene ci siano farmaci e altre terapie in grado di ridurne i sintomi e rallentare la sua progressione. Tuttavia, è importante anche modificare il proprio stile di vita e la dieta. Innanzitutto bisogna bere molta acqua e rinunciare alle bevande gassate, che peggiorano il gonfiore addominale.

Ricorda di fare molti piccoli pasti durante la giornata, evitando di riempire lo stomaco. In base ai problemi derivanti dal morbo di Crohn, il medico potrà consigliarti il giusto regime alimentare. Ciascuno può infatti tollerare bene determinati alimenti e soffrire gravi dolori per il consumo di altri, in maniera del tutto soggettiva.

Per questo motivo è consigliabile redigere un diario alimentare, annotando scrupolosamente le reazioni ad ogni specifico cibo e cercando di individuare quelli che scatenano i sintomi. In via generale, è meglio ridurre la quantità di alimenti ricchi di fibre e di provare ad eliminare gli alimenti contenenti lattosio – due categorie di cibi che possono peggiorare la diarrea e l’infiammazione intestinale.

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ultimo aggiornamento: 30-09-2019


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