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Come la parotite, la varicella o la rosolia, il morbillo è una malattia infantile, in quanto colpisce solitamente i bambini da 1 a 3 anni. Si tratta di una patologia causata da un virus particolarmente contagioso, e può essere molto grave. La percentuale di morti per morbillo è di 1 su 1000. Anche in Paesi sviluppati, dove il morbillo è raro, provoca circa trenta decessi ogni anno. Fortunatamente, esiste un vaccino che riesce a prevenire, nella gran parte dei casi, lo sviluppo del contagio nei bambini.
Il morbillo è un virus che può causare una eruzione cutanea, febbre e altri sintomi. Può essere contratta solo dall’uomo e tramite contatto con altre persone infette. Diffusa in tutto il mondo, è una malattia che causa un’immunizzazione teoricamente definitiva. In altre parole, una volta che si viene infettati, è quasi impossibile che si possa ricontrarre per il resto della vita.
Ancora largamente diffusa in buona parte del mondo, è diventata meno comune grazie alla vaccinazione con richiamo, ormai disponibile quasi ovunque.
Sono diversi i sintomi del morbillo, che può essere riconosciuto facilmente soprattutto per lo sviluppo di un’eruzione cutanea simile a quella della scarlattina. Lo sviluppo della malattia può durare all’incirca dai 10 ai 20 giorni. I primi segnali sono solitamente raffreddore, sintomi tipici dell’influenza (naso congestionato, tosse, occhi rossi) e una febbre che sale giorno dopo giorno. Solo in un secondo momento si sviluppa l’eruzione cutanea, che ha durata limitata a circa una settimana, poi scompare senza bisogno di alcun rimedio.
Non esistono trattamenti specifici per curare o trattare un contagio da morbillo. La soluzione più diffusa per prevenire ogni tipo di problema è la somministrazione del vaccino, che rientra nella categoria dei vaccini vivi attenuati. La prima dose può essere somministrata prima del ventiquattresimo mese di vita, generalmente dal dodicesimo al quindicesimo, con un richiamo verso i 5-6 anni o più tardi, verso gli 11-12.
Tra le malattie infantili, molto spesso si tende a confondere il morbillo con la varicella. Si tratta in realtà di malattie abbastanza diverse. Mentre la seconda è causata dal virus varicella-zoster, il morbillo è causato dal virus che dà il nome della malattia.
Il quadro sintomatico delle due malattie non è accostabile, e ha in comune soprattutto la comparsa di un’eruzione cutanea rivelatrice, anche se differente. Quello della varicella inizia infatti con papule rosse che si trasformano in vesciche pruriginose sparse in tutto il corpo. Queste vesciche finiscono per rompersi e drenarsi, per poi guarire definitivamente.
L’eruzione del morbillo avviene invece attraverso la presenza di punti rossi piatti, che possono a volte essere sollevati, ma che non contengono alcun liquido al loro interno.
Insomma, anche visivamente è difficile confondere le due malattie. Al di là di tutto, resta però importante effettuare la vaccinazione contro ognuna di esse per evitare qualunque tipo di problema. Con le malattie infantili è sempre bene non scherzare e non abbassare mai la guardia.
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