Poter individuare una patologia in anticipo è il modo migliore per affrontarla. Grazie al Mini-Mental State Examination è possibile individuare forme di demenza in anticipo e migliorarne il decorso.

L’aspettativa di vita si alza e con essa anche la probabilità di sviluppare una forma di demenza. Con demenza si indica genericamente un declino delle capacità mentali, alle volte lieve, alle volte tale da interferire con le più semplici attività quotidiane. La forma più diffusa di deterioramento mentale è la malattia di Alzheimer: questo morbo costituisce circa il settanta percento dei casi di demenza.

Spesso, poter individuare lo sviluppo di una patologia in anticipo, è il modo migliore per affrontarla. Infatti, sebbene malattia come l’Alzheimer non siano curabili, affrontandole prima del tempo è possibile migliorarne il decorso. A tale scopo, è nato il Mini-Mental State Examination (MMSE), un test breve che permette di valutare lo stato cognitivo di un paziente.

Mini-Mental State Examination: che cos’è?

Il Mini-Mental State Examination è un test breve che permette di valutare lo stato delle funzioni cognitive di una persona. Il test, sebbene considerato molto affidabile, non è uno strumento certo e, in seguito all’ottenimento dei risultati potrebbero essere necessari degli esami più approfonditi.

Il test si basa su un punteggio in trentesimi. Un risultato vicino al trenta è considerato ottimale, sebbene alle volte potrebbe essere dovuto ad un alto livello di scolarizzazione del paziente, piuttosto che ad un ottimo livello delle funzioni cognitive. In ogni caso, il test tiene conto del possibile peggioramento dello stato mentale nelle persone anziane. Si tratta di un processo normale, tutt’altro che deleterio. Tuttavia, solitamente in questo processo viene coinvolta solamente la memoria e non viene messa a repentaglio l’autonomia del soggetto.

Anziano stringe pallina
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/palla-persone-vecchio-anziani-uomo-2585603/

Il Mini-Mental State Examination, abbreviato MMSE, testa diverse aree cognitive. Si tratta di orientamento spaziale e temporale, concentrazione e memoria, capacità di eseguire semplici calcoli e di trattenere delle informazioni. Si valutano inoltre linguaggio e abilità manuali.

Risultati e valutazioni

Come affermato in precedenza, il Mini-Mental State Examination è un test su trenta punti. Se il paziente ottiene un risultato pari o inferiore ai diciotto punti, il livello di compromissione delle sue abilità cognitive è grave. Un punteggio compreso tra i diciotto e i ventitré punti indica un livello di compromissione medio. Con un risultato pari o inferiore a ventisei siamo in una situazione al limite, punteggi migliori sono invece considerati ideali

Al seguito del test, da effettuarsi presso un medico autorizzato, potrebbe essere necessario effettuare uno screening più approfondito.

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ultimo aggiornamento: 15-02-2020


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