Sommario articolo
La radice di liquirizia possiede virtù terapeutiche ampiamente riconosciute in fitoterapia: scopriamo insieme tutte le sue proprietà benefiche.
Chi, da piccolo, non ha mai gustato qualche caramella alla liquirizia? Ebbene, oltre ad essere estremamente appetibile, questo alimento possiede notevoli effetti benefici per la nostra salute. Si tratta di una sostanza aromatica molto conosciuta sin dall’antichità, ampiamente utilizzata per le sue molte virtù. Oggi viene usata in cucina per dare un tocco in più a molti piatti, ma anche per preparare caramelle e decotti utili in caso di diversi disturbi di salute.
Le proprietà della liquirizia
Una delle sue azioni più note è certamente quella emolliente ed espettorante. La liquirizia viene infatti utilizzata per chi soffre di tosse, raffreddore, asma e bronchite. È anche un ottimo antivirale e antinfiammatorio, utile in caso di influenza e altre affezioni virali. Secondo alcuni studi, sarebbe inoltre di aiuto per il fegato, soprattutto negli individui affetti da insufficienza epatica cronica.
Gli effetti vanno anche a favore dello stomaco. Favorisce infatti la digestione, combatte l’acidità gastrica ed è un toccasana in caso di ulcera, dal momento che stimola la produzione di un film protettivo della mucosa gastrica. La liquirizia possiede anche proprietà dimagranti, poiché aumenta il senso di sazietà e riduce la fame.
La liquirizia e la pressione
Una delle principali curiosità su questa spezia riguarda il suo effetto sulla pressione. È infatti ricca di glicirrizina, una sostanza che interviene sui livelli di aldosterone. Questo ormone regola la pressione arteriosa, in questo caso aumentandola. È dunque un ottimo rimedio per chi soffre di ipotensione: una caramella di liquirizia aiuta a sentirsi subito meglio.
Liquirizia per digerire: i benefici
Il team di ricerca indiano che ha portato avanti lo studio, ha analizzato un campione di 50 persone. Secondo i risultati l’utilizzo di bastoncini di liquirizia potrebbe influire sui sintomi di indigestione e acidità. Anche in Italia sono stati condotti degli studi sull’utilizzo dei bastoncini di liquirizia.
Nello specifico l’ospedale Giussano Ceva di Cuneo ha deciso di somministrare liquirizia ad un gruppo di soggetti affetti da reflusso gastroesofageo ed acidità. Lo studio è durato circa otto settimane e i volontari sono stati divisi in due gruppi:
-Uno trattato con i principi attivi dei bastoncini di liquirizia, ovvero acido glicirretinico e glucoside triterpenico
-L’altro con il trattamento standard per questi disturbi
Il risultato è stato un notevole miglioramento dei sintomi nei pazienti che utilizzavano i principi attivi della radice e dei bastoncini di liquirizia. Anche se questi risultati riguardano solo un piccolo campione di individui e gli effetti su grande scala non sono sicuri.
In ogni caso è lecito pensare che l’utilizzo di bastoncini di liquirizia possa contribuire positivamente a condizioni di cattiva digestione, acidità o reflusso.
Le controindicazioni della liquirizia
Proprio per la sua efficacia sulla pressione, questo alimento non dovrebbe essere consumato da chi soffre di ipertensione. Più in generale, la glicirrizina aumenta la ritenzione di liquidi e favorisce l’accumulo di sodio, provocando al contempo una perdita di potassio. Per questo può dare, tra gli effetti collaterali, ritenzione idrica e gonfiore al viso e alle caviglie.
Infine, occhio a non abusare di questa spezia anche per le sue proprietà lassative. Contiene infatti mannite, che aiuta a combattere la stitichezza. Per i suoi effetti, non è consigliata in gravidanza e in allattamento, nelle persone predisposte a edemi e a chi soffre di diabete.
Riproduzione riservata © 2024 - NB
ultimo aggiornamento: 15-07-2020