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È sempre più in aumento il rischio di ipnosi digitale. Troppe ore attaccati a internet portano a una crescita di dipendenza e al tecnostress!
A lanciare l’allarme sul rischio di aumento di ipnosi digitale è lo psicologo Stefano Benemeglio. Ovvero il padre delle Discipline Analogiche avrebbe spiegato che: “Rimanere connessi ai dispositivi digitali per moltissime ore al giorno è un fattore di rischio che può condurre ad uno stato di trance che altera i comportamenti e le reazioni al mondo esterno”.
Infatti viviamo in un periodo in cui siamo costantemente attaccati allo smartphone e ai dispositivi collegati a internet. Molto probabilmente non ci rendiamo nemmeno conto quanto questo sia pericoloso. Tutto ciò ci porta a estraniarci dal mondo esterno e da ciò che ci circonda, si può inoltre cadere in una stato di incoscienza. Ecco i rischi che porta la dipendenza da internet!
Aumenta il rischio per l’ipnosi digitale e il tecnostress!
Troppe ore attaccati a internet fa male, spiega lo psicologo dicendo: “L’incremento delle ore trascorse a navigare in rete. O a leggere i messaggi sui dispositivi digitali, porta a focalizzare l’attenzione solo su quello, escludendo tutto il resto.”
Inoltre l’esperto continua dicendo che siamo portati a: “perdere così il contatto con la realtà, sperimentando uno stato di trance che altera i comportamenti e le reazioni al mondo esterno”.
Quali sono i rischi che porta la dipendenza da internet?
Qual è il rischio a cui andiamo incontro? Se perdiamo coscienza e cadiamo in uno stato di ipnosi, possiamo eseguire ordini senza nessuna obiezione critica. Questa pratica infatti può portare a comportamenti anomali, spesso compulsivi e fare cose prive di senso.
Inoltre anche il rischio di stress è maggiore in queste persone. Infatti lo psicologo ha aggiunto che siamo: “Sempre più bersagliati da email, notifiche sui social e messaggini in chat a tutte le ore del giorno e della notte, abbiamo potuto rilevare un aumento dei casi di dipendenza da Internet e di tecnostress”.
Infine conclude dicendo che: “Troppe ore trascorse navigando in rete possono infatti favorire l’insorgere di attacchi di panico, ansia, depressione, insonnia, manie compulsive e perfino patologie cardiocircolatorie e gastrointestinali”.
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ultimo aggiornamento: 25-09-2018