Sommario articolo
Iodio: a cosa serve e come funziona contro le radiazioni. Tutto quel che c’è da sapere sull’argomento, tanto dibattuto per la minaccia nucleare della Russia.
Si sente spesso parlare dell’importanza dello iodio e a cosa serve, senza però conoscerne effettivamente tutte le proprietà. Questo elemento che nel nostro organismo si trova in tracce è indispensabile per la buona salute ed in particolare per quella della tiroide. Contribuisce infatti al metabolismo basale, a quello dei macro nutrienti principali, alla gestione della temperatura corporea e al corretto sviluppo del sistema nervoso. Scopriamo quindi dove trovarlo e che funzione ha riguardo le radiazioni.
Iodio: dove si trova
Presente in diversi alimenti, lo idio per tiroide, può essere assunto anche tramite il sale iodato.
Tra i cibi che ne contengono di più ci sono i crostacei, il latte vaccino, le uova, i cereali, i pesci di lago e di fiume, la carne, i legumi e, seppur in minima parte la verdure e la frutta. Quest’ultima in particolare ne ha maggiormente nelle banane. Mentre se ne può trovare una buona quantità anche nella frutta secca.
Ovviamente è molto importante imparare a consumarne la giusta quantità giornaliera di iodio, integrandolo a dovere in caso di carenze importanti. Detto ciò, lo iodio può essere assunto anche sotto forma di integratore. Esistono infatti delle pillole di iodio anti radiazioni molto utili in caso di emissioni ritenute pericolose per la salute.
Iodio anti radiazioni: come funziona
Oltre a tutti gli effetti appena citati, lo iodio si rivela anche utile in caso di radiazioni.
In passato, ad esempio, fu utilizzato dopo l’incidente di Chernobyl per evitare l’accumularsi di iodio radioattivo nella tiroide. Cosa che può portare alla formazione di tumori.
Ciò nonostante, assumere pillole di iodio senza motivo può avere effetti collaterali importanti, specie per il possibile sviluppo di malattie autoimmuni. È quindi molto importante evitare il fai da te e ricordare che in caso di radiazioni, le pillole vanno assunte al bisogno e non in modo preventivo e con largo anticipo.
Di norma, infatti, viene consigliato solo in caso di reale emergenza e da assumere poco prima o nelle ore immediatamente successive all’emissione di radiazioni potenzialmente pericolose. Agire prima e in modo non controllato può risultare tossico e pericoloso per persone che soffrono già di disturbi alla tiroide.
Riproduzione riservata © 2024 - NB
ultimo aggiornamento: 07-03-2022