Scopriamo che cos’è la gravidanza extrauterina, quali sono i sintomi per individuarla, quali conseguenze può avere e come affrontare la situazione.

La gravidanza extrauterina, o gravidanza ectopica, si ha quando l’embrione si annida fuori dall’utero, di solito in una delle tube, ma anche (in casi più rari) nel collo dell’utero, nella cavità addominale o nelle ovaie. Normalmente, l’ovulo fecondato viaggia attraverso le tube per impiantarsi nella parete uterina, dove poi il bambino si svilupperà. In questo caso, ciò non avviene.

Purtroppo, la gravidanza ectopica non può proseguire come una normale gravidanza e può avere gravi conseguenze per la donna, se non diagnosticata in tempo. Vediamo, allora, quali sono i sintomi per riconoscerla e come intervenire.

Gravidanza extrauterina: sintomi

gravidanza extrauterina
FONTE FOTO: https://pixabay.com/it/incinta-donna-incinta-gravidanza-2021797/

I sintomi più comuni della gravidanza ectopica sono:

dolore pelvico intenso, anche a un solo lato;

– ritardo del ciclo;

– mestruazioni scarse o molto abbondanti.

Non è detto, però, che questi sintomi siano tutti presenti, anzi, a volte la gravidanza extrauterina può non dare alcun sintomo.

Gravidanza ectopica: cosa fare?

Se si sospetta di avere una gravidanza ectopica, bisogna rivolgersi al più presto al ginecologo, il quale farà un’ecografia pelvica e prescriverà la misurazione dell’ormone Beta hCG nel sangue. Se dall’ecografia non risulta nessuna gravidanza in corso, ma le analisi del sangue evidenziano la crescita dei livelli di ormone Beta hCG nel sangue, allora si tratta di gravidanza extrauterina.

Una volta diagnosticata, i possibili interventi sono tre:

procedura di attesa: se la situazione non è grave, non si interviene e si attende che la gravidanza si interrompa da sola. Questa procedura è efficace solo se la camera gestazionale è piccola e non cresce, se non c’è dolore né emorragia interna. È indispensabile, però, restare sotto controllo medico fino alla risoluzione del problema;

trattamento medico: se la gravidanza è in fase iniziale e la donna non ha emorragia, ma i livelli di ormone Beta hCG non decrescono, viene somministrato un farmaco chemioterapico, il metotrexate, che blocca la replicazione delle cellule;

trattamento chirurgico: in tutti gli altri casi, è necessario intervenire chirurgicamente. Di solito si opta per la laparoscopia, che prevede solo due o tre piccole incisioni addominali. Se però c’è una forte emorragia e se bisogna intervenire d’urgenza, bisogna ricorrere all’incisione dell’addome. Per rimuovere l’embrione dalla tuba, quest’ultima viene incisa e spremuta. Solo se il diametro della camera gestazionale è superiore ai 5 cm e nei casi più gravi è necessario asportare la tuba.

Gravidanza extrauterina: conseguenze

Se non si interviene in tempo, la gravidanza extrauterina può essere molto pericolosa per la madre. La morte, attualmente, è però una conseguenza molto rara. Per quanto riguarda la fertilità, essa viene compromessa solo quando è necessario asportare la tuba.

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ultimo aggiornamento: 14-10-2018


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