Benessere
Come si riconosce una frattura della caviglia e quanto dura?
Sommario articolo
Vediamo come si può riconoscere una frattura della caviglia, quali tipi di fratture esistono e quali sono i tempi di recupero.
La frattura della caviglia può coinvolgere diverse ossa di quest’articolazione e più presentarsi in casi più lievi o in situazioni più complesse. Un infortunio di questo tipo è spesso associato a difficoltà a camminare e anche solo a stare in posizione eretta. Vediamo come si fa a riconoscerla e quali segnali ci aiutano a distinguerla da una distorsione, per poi andare a vedere qual è la terapia e in quanto tempo si torna a camminare.
Frattura della caviglia: sintomi
Ci sono diversi tipi di fratture che vengono classificate in base all’entità dell’infortunio e alle sue conseguenze. Quando i frammenti dell’osso coinvolti nella frattura si spostano rispetto alla loro posizione originaria, si parla di frattura scomposta della caviglia.
Se, invece, i frammenti ossei restano nella loro posizione anatomica, si parla di frattura composta. C’è anche un’ulteriore suddivisione, si parla di microfratture della caviglia, quando non ci si trova difronte a una rottura completa, ma ad una lesione paragonabile ad una crepa.
A livello di gravità le microfratture sono l’infortunio più lieve, mentre le fratture scomposte sono l’eventualità più seria. I sintomi ci aiutano a riconoscere una caviglia fratturata da una distorsione, in particolare la deformità dell’articolazione è proprio uno dei segnali che distingue i due infortuni. Tra gli altri segni si riscontrano gonfiore, dolore localizzato e difficoltà di movimento.
Rimedi e tempi di recupero
In genere il trattamento prevede la gessatura o l’utilizzo di un tutore per tenere ferma l’articolazione. Una frattura composta può richiedere fino a 6 settimane di trattamento, mentre per le fratture scomposte è possibile che si renda necessario anche un intervento chirurgico. In quest’ultimo caso i tempi di recupero saranno decisamente più lunghi perché all’intervento seguirà poi un periodo di riposo e anche la fisioterapia in molti casi. La gessatura nei casi più complicati può dilungarsi anche fino a 8 settimane, mentre il recupero completo può richiedere anche oltre i 4 mesi.