Che cos’è l’esotropia? Disturbo che ha colpito Lady Louise Windsor, figlia della contessa Sophie di Wessex, si cura solo con l’intervento.

Disturbo che ha colpito fin dalla nascita Lady Louise Windsor, figlia della contessa Sophie di Wessex, l’esotropia potrebbe comportare diversi problemi alla vista. Specialmente quando non viene diagnosticata in tempo, causa complicazioni importanti. Vediamo le cause e la cura.

Esotropia: cause e sintomi

Termine che si utilizza per indicare una particolare condizione clinica, l’esotropia comporta uno strabismo degli occhi. Nello specifico, uno dei due è rivolto verso l’interno, invece che essere dritto. E’ bene sottolineare che, in rari casi, entrambi gli occhi possono essere indirizzati verso l’interno. Ovviamente, non si tratta soltanto di un problema estetico, visto che potrebbe impedire all’occhio di percepire le immagini in profondità. Inoltre, si potrebbero accusare altri sintomi, come: mal di testa, sensibilità alla luce, affaticamento e bruciore oculare e vertigini.

Che si tratti di esotropia infantile o acquisita, le cause non sono sempre note. Generalmente, quando è presente fin dalla nascita, si tratta di un disturbo congenito. In ogni caso, il disallineamento degli assi visivi è da rintracciare nel cattivo funzionamento dei muscoli oculari, dei nervi cranici o dei centri cerebrali superiori che si occupano del controllo del movimento degli occhi. Di seguito, i tipi di esotropia:

  • esotropia accomodativa: si voltano verso l’interno per mettere a fuoco gli oggetti vicini;
  • esotropia alternante: l’occhio sinistro e quello destro si alternano per guardare verso l’interno;
  • intermittente: condizione che si presenta quando ci si concentra troppo o si è stanchi;
  • sinistra: l’occhio sinistro si gira verso l’interno;
  • destra: l’occhio destro si gira verso l’interno;
  • esotropia acuta: si presenta all’improvviso e non è presente dalla nascita.

Esotropia: intervento e cura

L’esotropia ha colpito fin dalla nascita Lady Louise Windsor, figlia della contessa Sophie di Wessex. Operata due volte, appena nata e quando aveva dieci anni, Lady oggi sta bene e il problema è stato del tutto risolto. Questa precisazione per sottolineare che il disturbo si cura soltanto con l’intervento chirurgico. E’ bene sottolineare che quando la malattia non viene diagnosticata tempestivamente e trattata nel modo giusto, possono insorgere alcune complicazioni, come:

  • incapacità di elaborazione della visione 3D;
  • perdita della percezione completa di un’immagine o difficoltà nel vederle in profondità e nitide;
  • diminuzione della visione nitida nell’occhio strabico del bambino;
  • visione doppia;
  • diminuzione della visione binoculare.

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ultimo aggiornamento: 25-10-2022


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