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L’ernia iatale è spesso causa non diagnosticata di reflusso gastroesofageo: ecco perché è importante capire come riconoscerla e intervenire.
L’ernia iatale consiste nello scivolamento di parte dello stomaco al di sopra del diaframma, il muscolo che separa la cavità toracica (dove si trovano i polmoni) da quella addominale. Ciò avviene quando l’apertura del diaframma attraverso cui passa l’esofago per congiungersi allo stomaco – chiamata iato – si indebolisce e si allarga. In questo modo una porzione dello stomaco può erniarsi nel torace, dando vita a spiacevoli sintomi di natura gastrointestinale. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’ernia iatale.
Ernia iatale: le cause e i sintomi
Che cosa provoca l’indebolimento della muscolatura del diaframma, tanto da dare origine ad un’ernia iatale? I motivi possono essere i più diversi: l’obesità, una lesione muscolare, uno sforzo eccessivo, un’apertura dello iato particolarmente ampia già dalla nascita. Anche la gravidanza può essere causa di ernia iatale, perché il feto spinge lo stomaco verso l’alto, sforzando contro il diaframma.
Non sempre l’ernia iatale si manifesta con sintomi particolarmente evidenti. Nella maggior parte dei casi, chi ne soffre lamenta bruciore di stomaco, reflusso acido, gonfiore, nausea, alito cattivo, eruttazione. Nei casi più seri, l’ernia può dare vita ad un reflusso gastroesofageo cronico, con tutti i sintomi che ne conseguono.
Cosa mangiare con l’ernia iatale
Un regime alimentare sano può aiutare a combattere i sintomi della malattia. La dieta per l’ernia iatale prevede di consumare pasti leggeri e più frequenti, per evitare di sovraccaricare lo stomaco. Tra gli alimenti consigliati ci sono la pasta e il riso, le mele, le banane e le patate, che hanno un’azione protettiva sulle mucose dello stomaco, e il pesce.
Sono invece da evitare i cibi grassi e quelli piccanti, gli agrumi, i pomodori, il cioccolato, la menta e la caffeina. Anche gli alimenti troppo caldi possono irritare la mucosa gastrica. Dopo aver mangiato, è meglio aspettare almeno 3 ore prima di coricarsi. La posizione distesa facilita infatti la risalita del contenuto dello stomaco, aggravando i sintomi del reflusso.
I rimedi naturali per l’ernia iatale
Se la sintomatologia non è particolarmente seria, la malattia può essere tenuta sotto controllo con la fitoterapia. Tra i rimedi della nonna per l’ernia iatale spiccano l’artemisia, che facilita le funzioni digestive, e l’altea, una pianta dalle proprietà emollienti e antinfiammatorie. Anche la liquirizia può trovare impiego contro il reflusso: contiene infatti flavonoidi che aiutano la digestione e alleviano i dolori epigastrici.
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/dolore-addominale-dolore-cieco-2821941/
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