L’ematocrito basso è un valore che indica la scarsa presenza di globuli rossi nel sangue. Scopriamo da cosa può dipendere e quali sono i sintomi che porta di solito.

Quando si parla di ematocrito basso o di htc basso, si intende che la percentuale di globuli rossi presente nel sangue è sotto il range considerato normale. Per verificarlo basta effettuare un prelievo del sangue, dal quale si può poi evincere la percentuale che, in base ai valori, sarà identificata come normale, bassa o alta. Si tratta di un valore che varia in base all’età, al sesso e all’eventuale stato di gravidanza. Motivo per cui è sempre importante affidarsi ai parametri stabiliti dal laboratorio per poterlo leggere correttamente.

Ematocrito basso: le cause più comuni

Come già detto, i valori dell’ematocrito vengono calcolati in percentuali che possono indicare se questo è basso, normale o alto.

prelievo del sangue
prelievo del sangue

Quando l’htc nel sangue risulta basso, significa che potrebbe esserci la presenza di anemie. In genere a questa condizione si collegano determinati sintomi tra i quali i più comuni sono:

Pallore
– Senso di spossatezza
– Respiro affannoso

Tra le altre cause, invece, possono esserci una gravidanza in atto, una carenza di ferro, eccessivo sforzo fisico, carenza di vitamine del gruppo B e malattie varie che possono andare dalla leucemia, all’insufficienza renale. Per questo motivo è necessario approfondire i controlli qualora l’htc o ematocrito risultasse troppo basso.

Come risolvere il problema della carenza di globuli rossi

In genere, quando si riscontra un ematocrito basso, un buon modo per cercare di rialzarlo (a meno che i valori non siano così bassi da destare preoccupazione) è quella di integrare con la dieta alimenti ricchi di ferro, vitamina C e B12. Tra gli alimenti consigliati ci sono quindi: frutta come agrumi, peperoni, pomodori, carote, cavoli, broccoli, pesce, formaggi, olio di fegato di merluzzo, etc…

In alcuni casi, anche gli integratori possono essere d’aiuto per rialzarlo velocemente. Tra i più idonei ci sono quelli relativi alle vitamine già citate e l’acido folico. In ogni caso, è sempre importante sottoporre il problema al proprio medico curante in modo da trovare insieme la terapia più giusta per riportare i valori nella norma.

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ultimo aggiornamento: 25-07-2021


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