L’edema di Quincke è un gonfiore rapido delle mucose che può presentarsi come reazione allergica. Scopriamo di cosa si tratta nello specifico e come trattarlo.

Quando si parla di edema di Quincke (detto anche edema angioneurotico o ereditario) si intende un gonfiore improvviso delle mucose che in base al luogo di formazione può rivelarsi estremamente pericoloso.
Questo avviene per un difetto dell’inibitore C1, ovvero l’enzima che regola il modo in cui si attiva il sistema immunitario. Si presenta, quindi, in fase di allergia o di allerta da parte del sistema immunitario.

Angioedema di Quincke: di cosa si tratta e perché si presenta

Per l’edema di Quincke, le cause sono notoriamente di tipo allergico.In genere si presenta per un deficit dell’inibitore C1 o per un suo cattivo funzionamento. A volte questo deficit può presentarsi in seguito a malattie autoimmuni o ad altre che possono portare ad una carenza del C1. Tra gli effetti scatenanti del morbo di Quincke ci sono allergie alimentari, traumi dovuti ad intubazioni o malattie e a volte persino lo stress o il troppo freddo.

bimbo con occhio gonfio
bimbo con occhio gonfio

Si tratta quindi di una condizione che può presentarsi in diversi momenti e che per questo è importante imparare a riconoscere. L’edema di Quincke ha sintomi più comuni di altri che sono:

– Gonfiore del viso
Blocco intestinale
Nausea e vomito
– Gonfiore delle mani

Com’è facile immaginare, in base a dove si forma può risultare molto pericoloso. In prossimità delle vie aeree, ad esempio, la sindrome di Quincke potrebbe impedire la respirazione.

Come agire quando si presenta questo edema

La prima cosa da fare quando si ha un gonfiore improvviso e repentino, è quella di andare al pronto soccorso. In questo modo, in caso di peggioramenti improvvisi si potrà avere l’assistenza necessaria.

Quanto ai trattamenti, in caso di attacco acuto si ricorre solitamente ad un’iniezione di un concentrato del C1.
Più in generale, invece, ci sono diverse cure che si possono mettere in atto al fine di tenere sotto controllo il problema. Queste, però, andranno scelte caso per caso dal medico curante.

Detto ciò, conoscere il problema in modo da prevenirlo e da sapere come agire in determinate circostanze è la cosa migliore da fare. Motivo per cui, alla prima manifestazione è opportuno fare tutti gli esami del caso per inquadrare il problema e puntare alla cura più adatta.

Riproduzione riservata © 2024 - NB

salute

ultimo aggiornamento: 27-11-2021


Allergia al gatto: sintomi e rimedi per contrastarla

Ugola gonfia: da cosa dipende, quali sono i sintomi e come agire