Benessere
Dormire meglio: perché è importante e come riuscirci
Secondo i dati più recenti, circa un adulto italiano su quattro soffrirebbe di disturbi del sonno di diverse entità: dall’insonnia cronica ai risvegli occasionali durante la notte.
Se gli effetti negativi sulla salute della persona della privazione di sonno sono di esperienza comune (a chi non è mai capitato di sentirsi spossato e affamato, per esempio, dopo una nottata passata in bianco?), più difficile è rendersi conto di cattive abitudini che possono essere influire sulla qualità del riposo e correre ai ripari con soluzioni per dormire meglio. Senza la pretesa di essere esaustivi, quindi, quello che faremo di seguito è decifrare insieme che segnali invia il corpo quando ha bisogno di un maggiore o migliore riposo e come fare per favorirlo.
Non prima di un’importante premessa: nei periodi di maggior stress, e l’avvicinarsi dell’inverno come più in generale tutti i mesi segnati dal cambio di stagione sono certamente inclusi tra questi, un valido aiuto per il sonno può venire da integratori naturali e rimedi come Novanight tisana per dormire. Ci sono momenti della vita, del resto, impossibili da affrontare con quel senso di stanchezza cronica che porta con sé la difficoltà a prendere sonno, specie se si protrae per più sere di seguito. Non è né l’unico effetto dell’insonnia, passeggera o cronica che sia, né il più fastidioso: spesso la mancanza di sonno si manifesta con irritabilità e nervosismo, un senso di fame atipico e che tende a permanere anche dopo i pasti principali, una minore attenzione che non di rado abbassa le performance e compromette i risultati ottenuti a lavoro, nello studio, nello sport. Senza contare, per esempio, che mettersi alla guida dopo una notte passata in bianco aumenta le probabilità di incidenti.
Come dormire meglio grazie a tre semplici mosse
Tante sono le ragioni, insomma, per provare a dormire meglio. Una serie di fattori possono risultare discriminanti in questo senso: dalla scelta del materasso alla quantità di attività fisica svolta durante la giornata. Sulla qualità del sonno incidono, però, anche le condizioni generali di salute e lo stato psichico in cui ci si trova (non a caso i periodi di maggior stress sono notoriamente quelli in cui si tende a dormire peggio). La tentazione è così di pensare che non si abbia poi così potere di controllo su quanto e come si dorme la notte. È una tentazione sbagliata: basta pensare che si sono almeno tre buone pratiche, semplici, che possono migliorare e di molto il proprio sonno. La prima è fare attenzione a cosa si mangia e si beve prima di dormire: non solo per evitare di svegliarsi nel mezzo della notte, come succede a molti, per andare in bagno potrebbe essere utile ridurre la quantità di liquidi assunti subito prima di dormire, ma ci sono alimenti come i carboidrati che conciliano il sonno e altri, invece, come il caffè o gli zuccheri semplici che risultano eccitanti. Per dormire meglio è consigliato, in secondo luogo, evitare le maratone di serie TV e di restare ore e ore davanti allo schermo dello smartphone: la luce blu altera i cicli circadiani, senza contare che i contenuti fruiti possono avere un effetto eccitante. Più in generale seguire una routine giornaliera che sia quanto più possibile in linea con il ciclo naturale di luce e buio e che non vari di molto alla sera aiuta a dormire meglio.