Tra le diete più in voga nel periodo estivo c’è la 5:2. Scopriamo come funziona e quali sono i motivi per cui può essere pericolosa.

Quando si cerca di dimagrire, trovare la dieta giusta può sembrare impossibile. Per questo motivo ci si trova a passare da un regime alimentare all’altro, spesso seguendo semplicemente i consigli trovati sul web o giunti da amici e conoscenti.
Tra i regimi alimentari più in voga per il periodo estivo, c’è quello della 5:2.
Si tratta di una forma di digiuno intermittente che comprende una particolare articolazione dei pasti. Scopriamo di quale si tratta e quali sono i pro e i contro.

Come funziona la 5:2

Come già accennato, la 5:2 si basa sul digiuno intermittente che, in questo specifico caso, invece di procedere con una suddivisione di ore in cui digiunare, si basa su quella dei giorni.
Nella pratica, infatti, il regime alimentare, come il nome stesso suggerisce, prevede di mangiare 5 giorni a settimana e di digiunare (o quasi) per altrettanti due.

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Nei due giorni di simil digiuno, infatti, si devono consumare circa ¼ di calorie in meno del proprio fabbisogno calorico. Se se ne consumano 2000, quindi, si dovrà scendere a circa 500. Nei restanti giorni, invece, ci si può mantenere nel proprio range avendo però cura di scegliere per bene i cibi da consumare.

Anche nei giorni normali, si dovrà infatti seguire un’alimentazione sana e ricca di alimenti nutrienti ma non ricchi di grassi saturi o di ingredienti nocivi. Inoltre, i due giorni non devono essere consecutivi ma ben distanziati tra loro. E in quelli successivi non si deve cercare di compensare quanto non mangiato ma proseguire alimentandosi in modo normale. Andando al cosa mangiare nei vari giorni, si può scegliere di fare tre piccoli pasti tra colazione, pranzo e cena o di fare solo pranzo e cena.

Un menu d’esempio potrebbe essere quello a base di uno yogurt greco magro con poca frutta secca da mangiare a colazione. A pranzo si può optare per una porzione di riso integrale (circa 50 grammi) da condire con verdure. A cena, invece, si può mangiare del petto di pollo alla piastra da accompagnare con verdure cotte o, in alternativa, con un’insalata mista. I cibi da scegliere dovranno ovviamente essere sani, privi di grassi saturi e di zuccheri raffinati.

Pro e contro della dieta

Secondo i sostenitori di questo regime alimentare, la 5:2 nasce come dieta preposta ad aumentare la durata della vita e ad evitare che le funzioni cerebrali degenerino portando a demenze come, ad esempio, l’Alzheimer.

Se si parla di dieta per dimagrire, però, non ci sono delle prove sufficienti circa il fatto che funzioni meglio di altre. E sebbene si tratti di un regime alimentare in grado di abbassare il rischio di obesità e di malattie ad essa legate, ridurre enormemente le calorie due volte a settimana può portare a capogiri, cattivo umore e con il tempo, ad un abbassamento del metabolismo.

Per questo motivo, il consiglio è sempre quello di seguire un regime studiato sulla propria persona da un nutrizionista. In questo modo i risultati saranno sicuri. E tutto senza fare la fame e godendo anche di pasti sfiziosi.

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ultimo aggiornamento: 28-06-2023


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