Sempre più spesso si sente parlare di cucina macrobiotica, ma non tutti sanno in che cosa consiste davvero. Ecco qualche informazione in più su questa pratica alimentare.

Che cosa significa cucina macrobiotica e quali sono i suoi benefici? Questa dottrina è ormai entrata a far parte della cultura occidentale e sono in molti a praticarla. La macrobiotica prevede uno stile di vita molto sano grazie all’alimentazione, e in particolare grazie alla combinazione di determinati cibi. Scopriamo che cos’è la cucina macrobiotica.

Cucina macrobiotica: che cos’è?

Il significato della cucina macrobiotica ha radici nella filosofia orientale, secondo la quale la salute di un individuo si basa sull’equilibrio dei principi Yin e Yang. Queste sono le due forze che regolano qualsiasi cosa esistente nell’universo, incluso ovviamente il cibo.

Il fondatore di questa pratica alimentare, Georges Ohsawa, ha preso spunto dalla medicina cinese e dal buddismo, per stilare una lista di regole da seguire per godere di buona salute. Inoltre ha evidenziato gli alimenti Yin e quelli Yang, che se ben combinati secondo i principi della cucina macrobiotica, promettono una vita longeva.

Cucina macrobiotica
Fonte foto: https://pixabay.com/it/riso-funghi-riso-per-risotti-2103481/

In Italia, uno dei principali fautori della cucina macrobiotica è il dottor Berrino, ex direttore dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Secondo Franco Berrino, seguire questa pratica alimentare apporta molti benefici per la salute e contribuisce a prevenire il cancro. Senza però esagerare e cadere nell’estremismo, naturalmente.

Le regole della cucina macrobiotica

Per praticare davvero la cucina macrobiotica è importante seguire alcune regole di base. Ad esempio, durante la cottura bisogna prevedere alcuni accorgimenti: sì ai mestoli di legno, alle pentole in terracotta, in porcellana o in acciaio inossidabile, no invece al sale mentre i cibi stanno cuocendo.

La maggior parte delle regole riguarda però la scelta degli alimenti da mettere a tavola per ogni pasto. L’apporto alimentare quotidiano dovrebbe essere ripartito in questo modo: per il 50% composto da cereali integrali, per il 25% da verdure cotte, il 15% da legumi. Per il resto, via libera a frutta, prevalentemente cotta o secca.

La cucina macrobiotica prevede un basso apporto di proteine animali. Il pesce bianco è permesso due volte a settimana, e solo occasionalmente si può consumare carne bianca. Un’ultima raccomandazione sulle bevande: non bisogna bere durante i pasti e sempre a piccoli sorsi.

I cibi Yin e i cibi Yang

Per la cucina macrobiotica, gli alimenti si dividono in Yin e Yang. I primi sono quelli legati al freddo e all’inverno, e sono cibi acidi e freddi. I secondi, al contrario, sono quelli corrispondenti al caldo e all’estate, e sono cibi gustosi e saporiti.

Tra i cibi Yin troviamo lo yogurt, il latte, i formaggi freschi, la maggior parte delle verdure, i legumi, le alghe, lo zucchero, il mais, l’orzo, l’avena e il grano. Tra i cibi Yang invece ci sono i pesci, i crostacei, le carni, i salumi, le uova, i formaggi stagionati, il sale, le spezie, il miglio e il riso.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/riso-funghi-riso-per-risotti-2103481/

Riproduzione riservata © 2024 - NB

alimenti

ultimo aggiornamento: 13-12-2018


Sciroppo di glucosio: è davvero pericoloso per la salute?

I benefici e le controindicazioni della dieta mima digiuno